La carcassa di un cinghiale è stato recuperato in mare questa mattina all’ingresso del porto, tra Albissola Marina e Savona, dagli operatori dei servizi nautici Transmare.
La prima ipotesi, da verificare, secondo la Protezione Animali, è che si tratti di un soggetto ferito durante una battuta di caccia e gettatosi in mare per sfuggire all’inseguimento dei cani dei cacciatori, dove forse è annegato.
Secondo i volontari dell’Enpa quella al cinghiale è “forse la forma di caccia più barbara, con molti cacciatori e cani alla ricerca di un cinghiale, che viene poi spinto dai cani verso i cacciatori appostati.
Il cinghiale è un animale tranquillo, che tuttavia non esita a difendersi e spesso squarta i cani inseguitori con le sue robuste zanne.
Ferimento o morte dei cani, e qualche volta anche dei cacciatori, non sono infrequenti. Spesso il cinghiale ferito percorre decine di chilometri nei boschi, prima di essere finito dai cacciatori o sbranato dai cani e, se invece riesce a seminarli, va a rintanarsi e, se le ferite sono gravi, a morire lentamente”.