Permane alta la tensione nelle carceri della Liguria. Ieri mattina si è verificata una aggressione ad una poliziotta penitenziaria nel carcere di Pontedecimo.
“Una situazione allucinante, tanto più grave se si considera che questa è l’ennesima aggressione che avviene in un carcere della Liguria”, commenta Michele Lorenzo, segretario nazionale per la Liguria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Non si ferma il numero elevatissimo di aggressione nelle carceri liguri. Una detenuta italiana di giovane età ha aggredito a calci una poliziotta penitenziaria del carcere di Pontedecimo colpendola ripetutamente, incrinando delle costole con una prognosi di 15 giorni. Sappiamo che la vita nel carcere è dura ma sappiamo anche che la gestione dei detenuti deve essere diversa da quella attuale: è impossibile continuare a fare da cuscinetto ammortizzatore delle incongruenze e delle anomalie di un sistema Penitenziario regionale che ormai non è altro che una Ondata negativa del sistema sicurezza. E il tutto avviene come sempre per futili motivi. Infatti questa detenuta ha aggredito la collega solamente perché gli è stata notificata l’ennesima segnalazione disciplinare. E’ assurdo che la Polizia penitenziaria sia il termine delle crescenti tensioni e violenze di alcune detenute: in questo caso parliamo di Pontedecimo, carcere femminile l’unico in Liguria. E’ giunta veramente l’ora di dire basta agli aggressioni contro la polizia penitenziaria e il 9 novembre il Sappe manifesterà per questo davanti al carcere di Marassi”.
Donato CAPECE, segretario generale del SAPPE, sollecita Ministro e Capo DAP a intervenire: “Quella di Pontedecimo è l’ennesima grave e intollerabile aggressione da parte di un detenuto ai danni di una Agebnte. A Lei va la nostra vicinanza e solidarietà nonché un ringraziamento particolare per l’intervento che nonostante le conseguenze riportare ed incuranti di qualsiasi pericolo ha permesso di bloccare la detenuta violenta. La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. E da quando sono stati introdotti vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, gli episodi di violenza contro i poliziotti sono aumentati. Eppure, è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se il numero delle tragedie in carcere è fortunatamente contenuto. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche dei Reparti di Polizia Penitenziaria della Liguria”.