La sentenza della maxi causa di risarcimento contro il riassetto Carige promossa da 44 soci, tra cui Malacalza Investimenti, Vittorio Malacalza potrebbe arrivare solo a novembre 2021. Questa causa legale potrà essere un tema cruciale nella ricerca di un alleato dopo che si è sfilata dall’acquisizione di Carige da parte di CCB (Cassa Centrale Banca).
Sull’istituto di credito ligure pesa la richiesta di centinaia di milioni: oltre 486,6 milioni chiesti solo dalla Malacalza Investimenti, 11,8 milioni da altri soci più un petitum indeterminato nel caso dei soci risparmio. Non è solo contro Carige, la causa promossa dai 44 ma anche contro il Fondo interbancario di tutela dei depositi, con anche lo Schema volontario, e la stessa Cassa Centrale Banca. Alcuni dei ricorrenti ̶ inclusi Malacalza Investimenti e gli azionisti risparmio ̶ avevano chiesto che venisse disposta una consulenza tecnica d’ufficio.
Il 6 marzo però la giudice Francesca Lippi ha respinto tutte le istanze istruttorie ritenendole “superflue” e ha quindi fissato il 17 maggio l’udienza per la precisazione delle conclusioni. Si legge in una nota: “Rimessa la causa al collegio, la sentenza è depositata in cancelleria entro sessanta giorni dalla scadenza del termine per il deposito delle memorie di replica” (art 275 c.p.c.).
Le memorie di replica vanno depositate entro gli 80 giorni successivi alla precisazione delle conclusioni, la sentenza dovrebbe essere depositata entro il 140esimo giorno successivo alla precisazione delle conclusioni. Considerata la sospensione feriale di agosto, si arriva dunque all’ipotetica scadenza del 4 novembre 2021. Il tutto considerando che comunque il termine per il deposito della sentenza non è neppure perentorio.ABov