La Banca Carige nel primo trimestre del 2021 ha visto la conferma dell’accelerazione dell’attività commerciale. In particolare, «nel periodo dal 31 marzo 2020 al 31 marzo 2021, si sono registrati significativi risultati sull’andamento dei depositi e dell’altra raccolta diretta da clientela con una crescita di circa 1 miliardo (+7,8%; pari a 12,9 miliardi),
sul risparmio gestito con oltre 0,95 miliardi confluiti sull’aggregato (+8,5%; a 11,5 miliardi) e sul risparmio amministrato per circa 0,25 miliardi (+1,6%; a 11,3 miliardi). ̶ Si legge in una nota della Banca Carige. ̶ La perdita netta del primo trimestre 2021 (-39,7 milioni) è diminuita di circa il 30% rispetto al rosso di 55,1 milioni registrata nei mesi di febbraio e marzo 2020.»
Anche nel primo trimestre 2021 si confermano, sia il trend di consolidamento della top line dei ricavi (margine di interesse e commissioni nette) registrato nei precedenti trimestri (+4% rispetto al primo trimestre 2020), sia la contestuale prosecuzione della riduzione strutturale dei costi, rafforzando la graduale ripresa della redditività operativa, mentre risulta trascurabile il contributo di utili derivanti da trading.
«Il Gruppo, nonostante la crisi pandemica, ha mantenuto anche nel primo trimestre dell’esercizio un profilo di rischio estremamente contenuto ̶ è scritto nella nota dell’istituto di credito genovese ̶ proseguendo nell’attività di derisking, con un coverage medio del portafoglio deteriorato che si attesta al 49,6% (51,1% inclusi i writeoff),
e con un NPE ratio (incidenza dei crediti deteriorati sul portafoglio crediti) lordo e netto in ulteriore riduzione, rispettivamente pari al 4,9% e al 2,5%. Il livello di RWA – Risk Weighted Assets (determinato secondo l’approccio standard) si attesta a 9,5 miliardi, con indicatori di solidità patrimoniale su livelli superiori a quelli regolamentari: CET1 ratio phased-in all’11,5% e Total Capital ratio phased-in al 13,7%.» ABov