Le segreterie nazionali ed i coordinamenti di gruppo Carige, di Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Uilca, Unisin sono sul piede di guerra in quanto sostengono che l’azienda non stia rispettando le norme in merito alle ricadute sui lavoratori basate sul piano industriale.
“L’azienda – si legge in una nota congiunta – non sta rispettando le norme in vigore in relazione alla comunicazione di avvio procedura sulle ricadute del piano industriale. Pertanto stiamo valutando anche con supporto dei nostri legali di riferimento una eventuale azione giudiziaria sul piano strettamente sindacale. La decisione finale la prenderemo la prossima settimana”.
E denunciano: “In assenza di tangibili garanzie e di un chiaro progetto organizzativo, le organizzazioni sindacali non sono in grado di poter discutere l’attuazione del piano industriale e tantomeno di ulteriori riduzioni del personale e del numero delle filiali”.