Genova – Lo skyline della città ha un nuovo volto grazie alla nuova illuminazione scenografica elaborata e realizzata da A.S.Ter in collaborazione con il Comune di Genova.
Un nuovo impianto che oltre all’illuminazione scenografica abbasserà notevolmente il dispendio di energia rispetto al precedente impianto: su ogni lato della croce greca della pianta della basilica è stato installato un cavalletto in acciaio inox, su cui sono posizionati due proiettori che assorbono ciascuno 200W; la potenza assorbita risulta pertanto di 1600W contro i 4000W del precedente impianto con un risparmio energetico di 2400W che corrisponde a circa il 60%.
«La nuova illuminazione della basilica di Carignano consente di esaltare la bellezza di una struttura meravigliosa di Genova – commenta il sindaco Marco Bucci – L’intervento offre una visione straordinaria della cupola durante la notte consentendo allo stesso tempo di ridurre considerevolmente i costi grazie al nuovo impianto a risparmio energetico. Rendere la città più illuminata e valorizzare edifici storici sono attività essenziali per aumentare la qualità di vita dei genovesi e dei turisti».
«L’illuminazione scenografica – osserva il CEO di A.S.Ter., ing. Antonello Guiducci – rappresenta una delle expertise di eccellenza nell’ambito delle competenze della nostra Azienda, che a oggi vanta un ventaglio di professionalità uniche nel panorama della manutenzione del territorio genovese. Nelle prossime settimane le nostre squadre di illuminotecnici saranno all’opera per la valorizzazione del Castello di Nervi, che avrà un effetto scenico impareggiabile per i tanti fruitori della passeggiata Anita Garibaldi».
«L’effetto scenico creato dalle luci servirà a valorizzare una delle piazze e dei monumenti principali della nostra città che sarà visibile anche da altre parti di Genova – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Pietro Piciocchi – ringrazio Aster, i suoi tecnici e tutte le sue maestranze che hanno un knowhow di alto livello per aver realizzato questo intervento molto performante che mira sia alla valorizzazione della nostra città sia all’efficientamento energetico: un esempio concreto di armonizzazione tra scelte a basso impatto ambientale e bellezza del risultato finale di cui tutti i genovesi potranno fruire».
Prima dell’inizio dei lavori i proiettori che illuminavano la cupola erano quattro, ognuno posizionato direttamente a terra sugli estremi dei camminamenti del tetto che corrispondono ai bracci della pianta a croce greca. Ogni proiettore aveva 1000W di potenza.
La prima modifica è stata di progettare e realizzare appositi cavalletti di fissaggio in acciaio inox che garantissero un solido ancoraggio per i nuovi proiettori e che dessero possibilità di orientarli senza utilizzare le balaustre in marmo o forare i camminamenti.
Per illuminare la Cupola in tutta la sua grandezza e bellezza sono stati utilizzati proiettori con ottiche opportunamente diverse:
– il Proiettore dedicato all’illuminazione del tamburo ha un Ottica 15°x50° di tipo elissoidale;
– il Proiettore dedicato all’illuminazione della Cupola e del Lanternino ha un Ottica divisa in due parti: una elissoidale e una circolare da 25° e che consente di raggiungere distanze più elevate.
Per quanto riguarda la temperatura di colore della luce si è optato una luce particolarmente fredda che potesse esaltare i colori chiari della cupola (4000Kelvin).
Oltre alla parte prettamente illuminotecnica sono state dimensionate e realizzate ex novo tutte le linee elettriche, sono stati installati gli scaricatori contro le sovratensioni (protezione dai fulmini) e rimossi tutti i componenti del vecchio impianto.