Un concerto del tutto speciale, I Virtuosi, quello organizzato dall’Opera Carlo Felice la sera di mercoledì 5 ottobre alle ore 20. Giuseppe Gibboni, vincitore della 56ª edizione del Premio Internazionale Paganini, suonerà lo strumento appartenuto allo stesso genio, il celebre “Cannone”, oggi esposto nei Musei di Strada Nuova.
A dirigere l’orchestra del Teatro sarà il maestro Donato Renzetti. Il programma comprende il Concerto per violino e orchestra n. 1 in re maggiore op. 6 MS 21di Niccolò Paganini e la Sinfonia n. 2 in mi minore op. 27 di Sergej Rachmaninov.
Il concerto fa parte della stagione dell’Opera Carlo Felice, si avvale della collaborazione di Rai Radio 3 che registrerà la serata come partnership del Teatro.
La manifestazione fa parte di un programma di appuntamenti che hanno lo scopo di promuovere la figura del celebre violinista genovese, anche per rilanciare lo storico concorso, istituito nel 1953, una competizione violinistica di livello internazionale che promuove la scoperta di giovani talenti.
Inoltre il concerto appare come un doveroso omaggio a Paganini, dopo l’insensato sfregio ai danni della sua statua situata nel cortile antistante il Carlo Felice.
Il Concerto per violino e orchestra n. 1 in mi bemolle maggiore, Op. 6, fu composto da Niccolò Paganini in Italia, probabilmente tra il 1817 e il 1818. Il concerto rivela che la magia tecnica di Paganini era completamente sviluppata: infatti Il pubblico rimase stupefatto per i passaggi estesi dei terzi a doppia corda, sia cromatici che armonici.
Paganini voleva che il concerto fosse in Mi bemolle maggiore. Le parti orchestrali erano scritte in Mi bemolle, la parte solista scritta in Re maggiore accordando il violino su un semitono alto ( cosiddetta scordatura ) in modo da suonare in Mi bemolle.
La Sinfonia n. 2 in mi minore, Op. 27, fu composta da Sergej Rachmaninov nel 1906-07 ed è la sua seconda sinfonia e una delle opere più note del compositore. La prima esecuzione fu diretta dallo stesso a San Pietroburgo l’8 febbraio 1908. La partitura è dedicata a Sergej Taneev, un compositore, docente, teorico e autore russo che fu allievo di Čajkovskij. L’autore era reduce da due stagioni di successi come direttore d’orchestra al Bol’soj di Mosca. Da non perdere. ELISA PRATO