Uno dei più celebri titoli di Gioachino Rossini, Il barbiere di Siviglia – su libretto di Cesare Sterbini dalla commedia di Pierre Beaumarchais – sarà in scena venerdì 14 giugno alle ore 20.00, a chiusura della stagione lirica 2023-2024.
La direzione è di Giancarlo Andretta, la regia e l’impianto scenico di Damiano Michieletto, regia ripresa da Andrea Bernard, i costumi di Carla Teti, le luci di Luciano Novelli.
Allestimento della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Orchestra, coro e tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del coro Claudio Marino Moretti. Maestro ai recitativi Sirio Restani.
A dare vita ai personaggi rossiniani saranno gli allievi dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice, sotto la direzione artistica di Francesco Meli, il coordinamento di Serena Gamberoni e la direzione musicale di Davide Cavalli, al loro effettivo debutto.
Nel cast figurano Carlo Sgura e Gabriele Barria (15/18/20) (Figaro), Greta Carlino e Giulia Alletto (15/18/20) (Rosina), Paolo Nevi e Manuel Caputo (15/18/20) (Il Conte d’Almaviva), Gianpiero Delle Grazie e Willingerd Gimenez (15/18/20) (Don Bartolo), Davide Sabatino e Antonino Arcilesi (15/18/20) (Don Basilio), Gabriella Ingenito e Martina Saviano (15/18/20) (Berta), Ernesto de Nittis (Fiorello), Angelo Parisi e Franco Rios Castro (15/18/20) (Un ufficiale).
Rossini compose Il barbiere tra la fine del 1815 e il 1816 per il Teatro Argentina di Roma.
Il compositore scelse come soggetto l’omonima commedia di Pierre Beaumarchais del 1775, scelta piuttosto ardita, essendo nota la versione del Barbiere di Giovanni Paisiello.
Proprio in segno di rispetto nei confronti del compositore della Scuola napoletana, la prima rappresentazione del Barbiere rossiniano si tenne, il 20 febbraio 1816, con il titolo Almaviva, o sia L’inutile precauzione.
L’opera ebbe sin da subito un successo grandioso e rimane la più amata e rappresentata. Nel Barbiere a si trovano tutti gli espedienti narrativi che caratterizzano l’opera buffa: tra complici e detrattori, i due innamorati Conte d’Almaviva e Rosina dovranno inventare stratagemmi e inganni per potere coronare il loro sogno d’amore.
Rossini compose l’opera in brevissimo tempo, riutilizzando materiali eterogenei composti in precedenza.
Uno degli aspetti più affascinanti di Rossini sta proprio nella capacità di rielaborazione, che rendeva perfettamente coerenti e coesi tra loro brani dalle origini anche molto distanti.
Giancarlo Andretta spiega che con i due ottimi cast di giovani cantanti dell’Accademia dell’Opera, che preparano il loro debutto nel Barbiere di Siviglia, ci si è posti l’obiettivo di evitare qualunque routine, abitudini e consuetudini che non arrivano da Rossini e che certamente non lo avrebbero reso felice.
Ci si prepara come se fosse per la première del 20 febbraio 1816. “Siamo fiduciosi di far sorridere il Maestro Rossini che da Lassù ci controlla, per creare e donare ore di pura gioia musicale e teatrale”.
La regia e l’impianto scenico di Damiano Michieletto, realizzati nel 2005 per il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, raccontano l’opera con un linguaggio lineare e diretto: «È una produzione incentrata sugli stilemi della commedia dell’arte, della quale riprendo le maschere, che diventano i personaggi (immaginando ad esempio Don Bartolo come Pantalone, Figaro come Arlecchino, Rosina come Colombina).
Nei costumi non c’è niente che si riferisca esplicitamente alle maschere, il riferimento è piuttosto nell’impostazione del gioco teatrale. Il tono è volutamente naïf, concentrato sulle dinamiche teatrali con un linguaggio semplice.
Lo spettacolo va alla radice e punta alla comicità, non vuole veicolare messaggi ma trasmettere il ritmo drammatico e dargli forza con un gioco di interpretazione non scontato e con una messa in scena molto semplice”.
Il barbiere di Siviglia sarà in replica sabato 15 giugno alle ore 15.00, domenica 16 giugno alle ore 15.00, martedì 18 giugno alle ore 20.00, mercoledì 19 giugno alle ore 20.00 e giovedì 20 giugno alle ore 20.00. ELI/P.