“La scuola ‘anti-sensazionalismo’ per eccellenza, la Palli di Genova Quarto che da sempre stigmatizza le ‘fughe di informazioni’, esce oggi sul Secolo XIX con la notizia di uno sciopero che doveva essere a sorpresa rispetto alla ditta, tanto che la Rete aveva rispettato il silenzio richiesto, ma che è diventato preannunciato. Non è vero che i bambini non toccheranno i piatti, perchè la ditta oggi non li servirà a nessuno. Nessun danno economico quindi”.
Botta e risposta sui media. Da un lato il quotidiano genovese. Dall’altro i responsabili della Rete commissioni mensa di Genova, che su fb smentiscono questa e altre possibili “fake news”.
“L’articolo del Secolo XIX – hanno aggiunto – parla di 37 non conformità da inizio anno, fra le quali anche un chiodo nella verdura. Non abbiamo però riscontro dai genitori, come se nessuno fosse stato mai informato di questo chiodo (errore del giornale o mancata comunicazione alle famiglie?).
La carne ‘avariata’ invece, rassicura la commissione mensa, era ‘semplicemente maleodorante’ e scoperta per caso perchè quel giorno era presente una funzionaria.
La mancanza di pasto scorta era segnalata da settimane. Resta una sfilza di segnalazioni e corpi estranei.
Da segnalare anche l’invito ai ‘pasti da casa’ a consumare ‘oggi’ il pasto in classe insieme ai compagni. Quegli stessi che scrissero l’anno scorso una lettera collettiva per chiedergli di non pranzare insieme a loro in classe, perchè il loro cibo ‘contaminava’ gli altri.
I bambini col pasto domestico hanno declinato e oggi mangeranno, da soli, nel refettorio faticosamente conquistato per vie legali”.