Senza carri e feste in maschera è boom, a livello nazionale, dei dolci fatti in casa per più di 1 famiglia su 2 (52%) per dimenticare le ansie dell’emergenza Covid
Andare alla ricerca della normalità perduta e ritrovare i “comfort food” della tradizionale
La festa di Carnevale prende le mosse dalla tradizione della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi che doveva essere festeggiata con dovizia. I banchetti carnevaleschi sono molto ricchi di portate perché, una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti della terra, non conservabili, in vista del digiuno quaresimale.
Nel ripercorrere la storia dolciaria ligure del periodo più colorato dell’anno, s’incontrano le intramontabili Bugie, dolcetti a base di uova, farina e burro, che in altre parti d’Italia sono chiamati chiacchere o frappe e affondano le proprie radici addirittura nell’epoca dell’Impero Romano. E in Liguria le Bugie possono essere anche preparate in versione salata da accompagnare con salumi e formaggi a km 0. Per il periodo successivo al Carnevale, poi, fanno storia i Quaresimali, biscotti a base di marzapane, invenzione ligure del XVI secolo per rendere meno gravoso il digiuno quaresimale ed infine i ravioli dolci di tradizione genovese, che risalgono all’antica scuola pasticcera all’epoca della Repubblica Marinara.
“In quest’anno così difficile – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – la preparazione dei piatti tradizionali delle feste è un’attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne, e anche un possibile antidoto alle tensioni e allo stress provocate dalla pandemia. Fra gli strumenti di questa rivoluzione dei fornelli nelle case degli italiani, oltre a mattarello e frusta per le uova è arrivata anche la macchina impastatrice entrata ufficialmente nel 2021 nel nuovo paniere consumi dell’Istat. I sapori delle ricette di una volta possono essere oggi replicati solo grazie ai prodotti della campagna, che fornisce tutti gli ingredienti necessari a partire dalle uova, marmellate e miele, ingredienti che possono essere acquistati direttamente dai produttori locali, in azienda, botteghe e mercati di Campagna Amica Liguria che offrono sempre la possibilità di assicurarsi qualità e freschezza, elementi che fanno la differenza sul risultato finale. Per chi invece non ha il tempo di dedicarsi alla cucina si suggerisce comunque di acquistare un prodotto Made in Italy, tracciabile e garantito, dove è sempre possibile risalire all’origine di tutti gli ingredienti impiegati, favorendo inoltre, con il proprio acquisto, l’economia locale e l’occupazione in anno di pandemia”.