Stamane gli agenti della Polizia locale hanno eseguito 12 misure cautelari personali a Genova, Savignone, Santa Margherita, Crocefieschi, Vobbia, Recco e Casella.
Si tratta di una custodia cautelare in carcere, 9 arresti domiciliari, un obbligo di firma e una misura interdittiva della professione.
Gli indagati risultano complessivamente 50, tra cui un ex commissario della Polizia municipale di Genova in pensione, un avvocato genovese (finito ai domiciliari) e un altro avvocato genovese (interdetto dalla professione per 6 mesi).
I reati contestati sono associazione per delinquere al fine di commettere truffe ai danni delle compagnie assicurative, simulazioni di reati, danneggiamento per atti vandalici e false testimonianze, oltre al reato di riciclaggio.
Sono stati sequestrati beni per 7,2 milioni di euro e diversi veicoli.
Secondo gli investigatori, figura di spicco della vicenda sarebbe un carrozziere di via Monte Cengio a Genova, che avrebbe creato l’organizzazione e continuato a gestirla come capo incontrastato.
Gli investigatori hanno riferito di avere scoperto che aveva uno stile di vita ben superiore rispetto a quanto si sarebbe potuto permettere rispetto alla sua dichiarazione dei redditi, anche perché aveva nella sua disponibilità una villa con tanto di campo da calcio a Savignone e, pare, centinaia di migliaia di euro a disposizione.
Gli altri destinatari delle misure cautelari sono dipendenti del carrozziere o persone a lui collegate a vario titolo.
Alcuni di loro avrebbero simulato fino a 53 incidenti stradali, in alcuni casi due nello stesso giorno per lo stesso veicolo.
La presunta attività criminosa, svolta per un periodo di 10 anni, sarebbe andata avanti anche nel periodo del lockdown per l’emergenza coronavirus.
Sarebbero oltre 270 i falsi incidenti scoperti finora dagli investigatori della Polizia locale di Genova.
Tra le persone coinvolte negli incidenti stradali, risulta pure una 93enne alla guida di una Porsche Cayenne, che in realtà, al momento del sinistro, era già deceduta da un anno.
Le indagini, effettuate dal reparto Giudiziaria della Polizia locale di Genova, sono state condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali.
Inoltre, sono state integrate da indagini finanziarie effettuate dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Genova, che procede per riciclaggio e reati finanziari.