ROMA. 29 MAG. Una richiesta di risarcimento danni pari a 1,2 miliardi di euro in tre anni.
E’ quella fatta dal ministero della Salute alle aziende farmaceutiche Novartis e Roche per la vicenda relativa l’ipotesi di “cartello” tra le due multinazionali, a fini economici, per incentivare l’utilizzo di un farmaco per gli occhi più costoso, Lucentis, rispetto ad un altro di pari efficacia, Avastin, meno costoso ma utilizzato come farmaco off-label, ovvero fuori dalle indicazioni previste.
Sia Roche che Novartis si sono difese definendo non reale le cifre indicate dal ministero della Salute e ricordando che per entrambe non c’è stata ancora alcuna sentenza.
Una richiesta danni pari a 14 milioni di euro è stata invece avanzata dal ministero alla Pfizer riguardo il comportamento di abuso di posizione dominante in relazione alla commercializzazione del farmaco “Xalatan”.
In seguito invece alla delibera AGCM del febbraio 2014, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e NOVARTIS Farma S.pA. come “intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis molto più costoso del farmaco Avastin, ad esso equivalente”, il ministero ha richiesto a queste società “il risarcimento di tutti i danni patrimoniali” per circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014, “e non patrimoniali arrecati illecitamente al SSN”.
La richiesta danni a Novartis e Roche si aggiunge ai 180 mln di multa comminati dall’Antitrust alle aziende per la stessa vicenda.
Per giungere alla sentenza definitiva è stato fissato l’udienza per i primi giorni di novembre.
Nel frattempo, le due aziende hanno deciso di non richiedere la sospensiva della sanzione e la decisone dell’Antitrust rimane efficace e la sanzione pecuniaria dovrà essere pagata dalle case farmaceutiche.
La motivazione di tale decisione è spiegata dalla Novartis in una nota: “Presentare istanza di sospensiva della decisione adottata dall’Antitrust è una facoltà processuale delle parti.
Novartis ha deciso autonomamente di rinunciare a discutere tale istanza di sospensiva poiché interessata a giungere ad una definizione sul merito del giudizio circa la illegittimità della decisione assunta dall’Antitrust in tempi brevi, considerata la rilevanza e la complessità del caso”.
Aggiornamento 4/08/2020
Il Tribunale di Roma ha assolto dall’accusa di aggiotaggio, nel caso Lucentis/Avastin, i due amministratori delegati di Novartis e Roche all’epoca dei fatti con la formula che ‘il fatto non sussiste’