I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Genova Centro oggi hanno comunicato di avere arrestato 15 stranieri, di cui la maggior parte senegalesi, nonché applicato la misura del divieto di dimora nel Comune di Genova per altri 4 extracomunitari e della detenzione domiciliare per una donna italiana.
L’attività d’indagine, denominata “I Campi” dal nome in codice con cui gli spacciatori definivano le piazze di spaccio a cielo aperto, era stata avviata nel marzo 2021 a seguito di numerosi esposti dei residenti del Centro storico genovese, consentendo quindi di identificare e disarticolare una vasta rete di spacciatori di droga operanti nei caruggi, in particolare tra via Pré, via Gramsci e piazza della Commenda.
L’intensa attività di spaccio di droga era agevolata da numerosi “fiancheggiatori”, i quali, pur non prendendo attivamente parte agli scambi, stazionavano nell’area in qualità di vedette, avvisando spacciatori e acquirenti della presenza o dell’improvviso arrivo di pattuglie delle Forze dell’ordine.
Emblematica è stata la figura di una donna italiana, ora sottoposta agli arresti domiciliari, in costante e continuo contatto con la rete di spacciatori ai quali non mancava di fornire aiuti e supporto logistico, arrivando anche a custodire le dosi di droga per i clienti all’interno della propria abitazione, sempre in Centro storico.
Preziose per lo sviluppo delle indagini si sono rivelate le dichiarazioni rese dagli acquirenti, fermati poco dopo le cessioni di sostanza stupefacente.
Si tratta di operai, studenti universitari, donne, minori, finanche avvocati e liberi professionisti genovesi, i quali hanno dichiarato di essere giunti in zona appositamente per trovare il pusher di fiducia ovvero lo spacciatore disposto a cedere proprio un particolare tipo di sostanza.
In tal senso, sono state sequestrate ingenti dosi di hashish, cocaina, crack ed eroina.
Le predette misure cautelari, eseguite tra venerdì e domenica della scorsa settimana, si aggiungono ad ulteriori 19 provvedimenti restrittivi (di cui 15 arresti in flagranza e 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere) già eseguiti nei mesi precedenti a conferma e rafforzamento del quadro probatorio, eseguiti nei confronti di spacciatori stranieri monitorati durante le operazioni.
Durante tutto l’arco temporale dell’attività d’indagine, avviata e portata avanti mediante intercettazioni telefoniche, innumerevoli servizi di osservazione controllo e pedinamento, nonché analisi delle immagini di telecamere di videosorveglianza, sono state documentate quasi 1.000 cessioni arrivando a sequestrare oltre 15 chili di sostanze stupefacenti di vario tipo e circa 16mila euro in banconote di piccolo taglio.