Il cosidetto VAR, ovvero il sistema di Video Assistant Referee, ha sicuramente rivoluzionato il mondo del calcio.
Tale sistema innovativo permette al direttore di gara di avvalersi dell’aiuto di telecamere per i casi a suo giudizio ritenuti dubbi.
Viene gestita da arbitri di Serie A ed è parte integrante dell’AVAR, Assistant Video Assistant Referee gestita dall’Assistente al Video dell’Arbitro e dal Vice Assistente al Video dell’Arbitro, due ufficiali di gara che collaborano con l’arbitro esaminando le situazioni dubbie della partita con l’aiuto di filmati, creando una vera e propria “moviola in campo”.
Gli arbitri addetti al sistema VAR sono in costante comunicazione via radio con l’arbitro in campo. In questo modo, gli assistenti possono segnalare all’arbitro situazioni dubbie, e lui potrà decidere se eventualmente consultare il monitor. Poi spetterà sempre all’arbitro in campo prendere una decisione.
Quando viene usato il VAR
Il VAR può essere usato esclusivamente in quattro casi, determinanti per il risultato di una partita: l’assegnazione di un gol; l’assegnazione di un calcio di rigore; l’espulsione diretta e nell’errore di identità di un calciatore per quanto riguarda la sua espulsione o l’ammonimento.
Come viene usato il VAR
Sono tre le diverse fasi del VAR.
La prima avviene quando VAR e l’AVAR informano l’arbitro riguardo una decisione da rivedere. Successivamente VAR e l’AVAR rivedono le immagini video, spiegando all’arbitro cosa è avvenuto.
Nella terza fase l’arbitro potrà rivedere il video a bordo campo con la decisione finale che spetta esclusivamente all’arbitro stesso.
Da notare che il sistema VAR può essere richiesto esclusivamente dallo stesso arbitro o dagli assistenti.
Un po’ di storia del VAR
L’utilizzo del VAR è stato approvato il 6 marzo 2016 dall’International Football Association Board, l’Organizzazione internazionale che prende decisioni riguardanti le regole del gioco ed è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2016, durante la partita di USL Pro New York Red Bulls II-Orlando City B.
Il 1º settembre dello stesso anno, il sistema è stato impiegato nell’amichevole internazionale tra Francia e Italia.
La FIGC, Federazione Italiana Giuoco Calcio, è stata una delle prime federazioni calcistiche a chiederne l’utilizzo, dopo l’incontro del 2014, Juventus-Roma finito per 3-2, in cui entrambe le parti si erano lamentate per errori gravissimi ai loro danni da parte degli arbitri.
E proprio in Italia il primo utilizzo del VAR c’è stato nel Campionato Primavera 2016-2017.
Il sistema è entrato ufficialmente in vigore nel campionato di Serie A 2017-18 ed è stato usato per la prima volta nell’assegnazione di un rigore alla prima giornata durante Juventus-Cagliari al 37′ del primo tempo a favore del Cagliari.
A parlare di VAR e ad evidenziarne l’utilità è l’ex arbitro internazionale ed opinionista Graziano Cesari che sul blog L’insider, con un video, analizza i casi più eclatanti della storia calcistica prima dell’impiego della ‘moviola in campo’ e li mette sotto l’osservazione del suo personale VAR.
Il video con l’ex arbitro Graziano Cesari che analizza gli episodi più famosi di Inter-Juventus
Si parte infatti da Inter-Juve del 2009 con il fallo di mano in area di rigore di Felipe Melo con l’arbitro D’amato che indica il calcio d’angolo, malgrado le proteste di tutta la compagine nerazzurra. “Ma – spiega Cesari – se ci fosse il Var… calcio di rigore nettissimo, solare, incontestabile”.
I casi analizzati sono diversi. L’ex arbitro prosegue con il famoso contatto in area bianconera tra Ronaldo e Iuliano in Juventus-Inter del 26 aprile del 1998 per arrivare al 28 aprile 2018 con la contestatissima mancata espulsione di Miralem Pjanić da parte dell’arbitro Orsato.
Ed ancora in Inter-Juventus, anno 2002, per il celebre “non-gol” dell’estremo difensore interista Francesco Toldo, per una rete su calcio d’angolo al 95° che, dopo svariati replay, venne assegnata a Christian Vieri ma, soprattutto, per la quale, i giocatori della Juventus protestarono per una presunta spinta nei confronti di Gianluigi Buffon… “Se ci fosse stato il VAR – spiega Cesari – sicuramente fallo. Non si può abbattere un portiere nel suo tentativo di parata!”.