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Caso Cgil-Salis, Regione Liguria si costituirà parte civile. E la Lega attacca Silvia

La maggioranza di centrodestra in consiglio regionale (foto d'archivio)

“Aderiamo alla proposta del presidente della Regione Liguria Marco Bucci di costituirci parte civile al fine di tutelare la credibilità e l’onorabilità dell’Assemblea Legislativa della Liguria, della nostra regione e del capoluogo ligure”.

Lo hanno dichiarato oggi compatti i capigruppo di maggioranza di centrodestra in consiglio regionale, a seguito della finta aggressione “di stampo fascista” denunciata da un sindacalista della CGIL a Sestri Ponente, poi indagato per simulazione di reato.

“Un  brutto episodio  – hanno spiegato Rocco Invernizzi (Fratelli d’Italia), Sara Foscolo (Lega), Carlo Bagnasco (Forza Italia), Matteo Campora (Vince Liguria – Noi Moderati), Giovanni Boitano (Orgoglio Liguria) – che purtroppo è stato impropriamente amplificato e strumentalizzato a fini elettorali con accuse gravissime, anche in aula consiliare, dalle sinistre che, senza preoccuparsi di verificare i fatti, hanno chiamato  a raccolta la piazza, agitando lo spauracchio del fascismo che invece a Genova non c’è.

Ancora una volta le  sinistre, prive di validi argomenti, hanno fatto a dir poco sterili polemiche e, una volta venuti a galla i fatti, non hanno avuto nemmeno l’umiltà di chiedere scusa ai genovesi e ai liguri”.

I consiglieri regionali della Lega Sara Foscolo, Alessio Piana e Armando Biasi hanno inoltre attaccato la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis: “La Liberazione l’hanno fatta tutti e la Lega sta dalla parte della libertà. Altro che fascismo in città, che a Genova non c’é.

Insieme agli altri partiti di maggioranza, aderiamo all’iniziativa lanciata dal governatore Marco Bucci di costituirsi parte civile per il grave danno d’immagine arrecato a Genova e alla Liguria in riferimento al caso del sindacalista della Cgil che ha denunciato di avere subìto un’aggressione ‘di stampo fascista’, ma che poi è stato indagato per simulazione di reato, e della candidata a sindaco per il centrosinistra che a Sestri Ponente ha chiamato a raccolta la piazza agitando lo spauracchio del fascismo in città senza verificare prima i presunti (infondati) fatti.

Spiace inoltre constatare che gli esponenti della sinistra non abbiano ancora chiesto scusa ai genovesi e ai liguri”.