“Regione Liguria si è costituita e si costituirà sempre parte civile in tutti i processi per mafia che interessano il territorio ligure, come previsto dalla legge regionale”.
La vicepresidente e assessora alla Sicurezza Sonia Viale, ieri ha replicato così all’attacco del M5S che ha presentato in Consiglio regionale un ordine del giorno chiedendo che Regione Liguria si costituisca parte civile nel procedimento a carico di Claudio Scajola innanzi al tribunale di Reggio Calabria, citando la legge regionale 7/2012 “Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalità”.
“Voglio sottolineare – ha aggiunto Viale – che rispetto alla costituzione di parte civile non è prevista alcuna discrezionalità ‘ad personam’ nell’applicazione della legge regionale in quanto Regione Liguria è obbligata a costituirsi in presenza di determinate condizioni. Ma il caso in questione non rientra nelle fattispecie previste dalla legge regionale che perciò non è applicabile”.
Come richiesto dal Movimento Cinque Stelle, la vicepresidente Viale ha riferito che “entro 30 giorni” presenterà una puntuale relazione in Commissione “da cui emergerà in modo chiaro e inequivocabile come Regione abbia sempre ottemperato al dispositivo di legge, costituendosi parte civile in tutti i processi per mafia in corso davanti a Tribunali liguri per reati commessi in Liguria”.
“La Giunta Toti – aveva attaccato la capogruppo regionale del M5S Alice salvatore – rifiuta di costituirsi parte civile nel procedimento sul caso Matacena che vede imputato l’attuale (sedicente, ndr) candidato sindaco del centrodestra a Imperia, Claudio Scajola. Lo fa bocciando il nostro ordine del giorno con il quale abbiamo chiesto a Toti semplicemente di ottemperare alla legge regionale, a firma del nostro consigliere Fabio Tosi, che impone a Regione Liguria di costituirsi parte civile nei processi per 416 bis e ter.
Insomma, la maggioranza di centrodestra va contro una legge che lei stessa ha votato nel febbraio 2017 nascondendosi dietro a cavilli. Una vergognosa presa di posizione che ci auguriamo non sia in relazione con l’identità del deputato, quel Claudio Scajola zio di Marco, assessore regionale alle Infrastrutture, e storico esponente di Forza Italia, notorio purtroppo per le sue vicende giudiziarie sempre cadute nel nulla a causa della prescrizione. Ricordiamo che a livello nazionale il MoVimento 5 Stelle vuole infatti abolire la prescrizione per tutti i procedimenti giudiziari già avviati, questa comoda escamotage tutta italiana che garantisce impunità.
Il voto contrario di oggi rappresenta un pessimo segnale da parte di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni, su un tema, quello della lotta alla mafia, dove nessuno dovrebbe permettersi deroghe, specie in una regione infiltrata dalla ‘ndrangheta come la Liguria, come riportato anche nella relazione annuale dell’Antimafia. Tutte le forze politiche dovrebbero lavorare insieme per affrontare questa piaga economica e sociale e riportare la legalità al centro dell’agenda politica ligure. Giunta Toti bocciata”.