La procura di Aosta ha chiesto l’archiviazione del fascicolo aperto dopo la morte a 54 anni, in un albergo di Courmayeur, di Ilaria Sirotti, originaria di Bogliasco, storica dell’arte e figlia dell’artista Raimondo Sirotti.
Il pm aveva indagato un medico di continuità assistenziale (ex guardia medica) per responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario, in relazione al reato di omicidio colposo.
I fatti risalgono alla notte tra il 20 e il 21 febbraio 2020: Ilaria Sirotti accusava nausea, dolore al petto e mal di schiena.
Verso le 3, tramite la sorella, aveva contattato gli operatori del numero di emergenza, rifiutando però l’intervento di una ambulanza in codice rosso.
Così, dopo circa 30 minuti, era arrivato in albergo il medico di continuità assistenziale che, dopo una visita, le aveva somministrato un’iniezione di antidolorifico. Poco prima delle 5 dopo un forte dolore al petto Ilaria Sirotti si era accasciata a terra.
I sanitari giunti sul posto, dopo aver tentato di rianimarla, ne avevano constatato il decesso.
La consulenza affidata dal pm ha fatto emergere che la causa della morte è stata una dissezione aortica acuta.
Un “evento catastrofico” di “difficile” diagnosi e che “se non trattato è altamente letale”: in un caso su due porta alla morte nelle prime 48 ore.
Una patologia, quindi, che per il pm “avrebbe condotto alla morte anche nel caso di un subitaneo invio di un’ambulanza presso l’albergo nel quale alloggiava (prospettiva da lei rifiutata) e di un immediato trasporto in un ospedale, tenuto conto che non sarebbe comunque stato possibile eseguire un intervento cardiochirurgico salvifico in tempo utile”.
“L’ospedale di Aosta, il più vicino a Courmayeur, non ha un servizio di cardiochirurgia”.