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Caso Toti, chiesta scarcerazione per Paolo Emilio Signorini

Inchiesta, Signorini chiede la revoca dei domiciliari
Ex presidente dell'Autorità portuale e attuale amministratore delegato (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini

I legali difensori dell’ex presidente dell’Autorità portuale e attulae amministratore delegato (sospeso) di Iren Paolo Emilio Signorini, da martedì 7 maggio agli arresti in carcere per corruzione, ieri hanno depositato l’istanza di attenuazione della misura cautelare.

A presentarla alla gip Paola Faggioni è stato l’avvocato genovese Enrico Scopesi.

Signorini è accusato di corruzione in quanto avrebbe favorito l’imprenditore Aldo Spinelli in cambio di soggiorni di lusso a Montecarlo e regali per la compagna, ma durante l’interrogatorio ha risposto a tutte le domande e respinto tutte le accuse spiegando che Spinelli è un “mio amico”.

L’ex presidente dell’Autorità portuale è l’unico degli indagati della maxi inchiesta della Procura di Genova ad essere in custodia cautelare nel carcere di Marassi.

La decisione della giudice arriverà entro cinque giorni. Finora la Procura ha espresso parere negativo alla revoca delle misure cautelari, sia per Spinelli (agli arresti domiciliari) sia per l’ex consigliere di amministrazione di Esselunga Francesco Moncada, colpito da interdittiva.

Per il governatore ligure Giovanni Toti, anche lui da oltre tre settimane ai domiciliari per corruzione elettoral, il legale difensore Stefano Savi non ha ancora presentato l’istanza di attenuazione della misura cautelare.