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Caso Toti e spot Primocanale, Esselunga: mai fatti pagamenti sottobanco. Tutto regolare

Esselunga sul maxi schermo di Primocanale

“Con riferimento alle ultime notizie divulgate sui media relative ad accuse di presunto ‘finanziamento illecito per la vicenda di spot elettorali’ nonché di presunta violazione della legge sul finanziamento ai partiti riguardo i 50mila euro versati da Esselunga per spot pubblicitari della catena di supermercati sulla TV genovese Primocanale, durante le elezioni comunali del 2022” ieri sera i responsabili di Esselunga hanno chiarito di essere estranei ai fatti contestati dalla Procura di Genova.

“Con la massima fermezza – hanno spiegato da Esselunga – ribadiamo che si tratta di affermazioni totalmente infondate, che non è stato effettuato alcun pagamento sottobanco, che la pubblicità sul maxi schermo è stata regolarmente pagata per il tramite del centro media, Media Italia Spa, che il prezzo pagato è congruo e in linea con il mercato, che, per quanto emerge da prove documentali, il contratto è stato pienamente eseguito e che alcuna prestazione destinata a Esselunga è stata effettuata in favore di altri.

Parimenti infondata è l’accusa relativa ai 50mila euro versati per gli spot pubblicitari televisivi sulla TV genovese Primocanale: il prezzo corrisposto, la cui congruità è attestata da audit specifici, è il medesimo che è stato praticato a tutte le altre società che hanno sottoscritto lo stesso genere di spot pubblicitari.

Le pubblicità commerciali in televisione per promuovere il marchio Esselunga sono state concordate ed effettuate mediante 10 campagne pubblicitarie, tutte tracciate, in virtù di un contratto stipulato il 28 luglio 2022, per un totale complessivo di 50 mila euro con la prima campagna avvenuta in data 4 agosto 2022.

Tutto ciò è dimostrato da ineccepibili evidenze documentali e qualsiasi diversa interpretazione è totalmente destituita di fondamento”.

La Società ha dato mandato ai suoi legali “per avviare le azioni necessarie a tutela dell’immagine dell’azienda”.

Esselunga ha sottolineato, ancora una volta, che “in base al proprio Codice etico e di comportamento e alla compliance di Gruppo, non è consentito in alcun modo finanziare partiti politici o campagne elettorali”.

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