Il presidente dell’Ente Bacini Mauro Vianello, considerato l’uomo del Pd, farà istanza al Tribunale del Riesame per chiedere la revoca delle misure interdittive scattate a suo carico nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della Procura di Genova per corruzione, che da martedì 7 ha portato agli arresti il governatore ligure Giovanni Toti (ai domiciliari), l’imprenditore portuale Aldo Spinelli (ai domiciliari), l’ex presidente dell’Autorità portuale e attuale amministratore (sospeso) di Iren paolo Emilio Signorini (in carcere).
L’indagato, che nell’interrogatorio davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, è destinatario di un’interdizione dall’esercizio dell’attività, imprenditoriale e professionale.
“Nella vita faccio anche l’impiegato e sono un dipendente della Santa Barbara di Mauro Vianello, non esistono più i politici di professione” ha ammesso l’altro giorno all’emittente televisiva Telenord il segretario provinciale del Partito Democratico, Simone D’Angelo, durante un’intervista dedicata al terremoto politico giudiziario che ha scosso Genova e la Liguria.