“Lo abbiamo sospeso appena ne siamo venuti a conoscenza e, anche dovessero venire fuori delle responsabilità, stiamo parlando di responsabilità di una persona e non certo di un’organizzazione sindacale che nella sua storia ha diversi morti per mafia”.
Lo ha dichiarato stamane a Genova il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, commentando il coinvolgimento nell’inchiesta che ha portato all’arresto del governatore della Liguria Giovanni Toti di Venanzio Maurici, storico sindacalista della Cgil in pensione dal 2018, la cui iscrizione allo Spi Cgil è stata sospesa dal sindacato.
Maurici è indagato e non arrestato per l’accusa di corruzione elettorale con l’aggravante mafiosa ossia di avere agevolato Cosa Nostra (comunità di Riesi).
“La battaglia contro l’illegalità e per la giustizia – ha aggiunto Landini – è una cosa che va assolutamente affrontata e questo significa anche tenere sempre più dritte le antenne per evitare che questo avvenga. Non è un caso che uno dei più grandi processi contro la mafia l’abbiano fatto a Reggio Emilia e non a Reggio Calabria, quindi che ci sia un tentativo delle cosche mafiose di allargarsi soprattutto dove ci sono più soldi è sotto gli occhi di tutti”.