Maxi inchiesta della Procura di Genova. L’ex governatore ligure e uomo-partito Giovanni Toti potrebbe patteggiare anche per i soldi che avrebbe ricevuto dall’imprenditore genovese e indagato Luigi Alberto Amico, patron degli omonimi cantieri navali e finito nelle intercettazioni della Guardia di Finanza.
In sostanza, si tratta di un presunto finanziamento di 30mila euro al comitato elettorale di Toti che, secondo la pubblica accusa, sarebbe stato “corruzione per l’esercizio della funzione”.
Il rischio e’ che l’iniziale pena patteggiata con i pm a due anni e un mese, tramutata in 1.500 ore di lavori di pubblica utilita’ e ancora da definire davanti al gup, possa aumentare di qualche mese.
Il giudice per l’udienza preliminare non ha ancora fissato l’udienza con la quale accogliere o meno il patteggiamento, ma secondo alcune fonti di palazzo di Giustizia potrebbe tenersi verso metà ottobre.