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Caso Toti, uno dei fratelli Testa risponde alla gip. L’altro no

Arresti Genova, Piacente: Non è un'inchiesta ad orologeria
Il Tribunale di Genova (foto di repertorio)

La sintesi delle intercettazioni dei fratelli Testa

Al contrario del fratello, che ha risposto alla gip Paola Faggioni per un’ora e mezza, l’esponente della comunità riesina Italo Testa si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia stamane in tribunale a Genova.

Arturo e Italo Testa sono accusati, nell’ambito della maxi inchiesta della Dda e della Procura di Genova che martedì scorso ha portato agli arresti domiciliari del governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale, di avere procurato voti ai candidati della lista di Toti alle regionali del 2020 in cambio di posti lavoro per persone vicine a loro.

Entrambi i fratelli Testa non sono stati arrestati, ma risultano indagati e destinatari dell’obbligo di dimora nel Comune di Boltiere.

Secondo i pm genovesi non soltanto le elezioni in Liguria, ma anche quelle in Lombardia e Piemonte sarebbero state nel mirino di Arturo e Maurizio Testa.

“Già nelle prime fasi successive alle elezioni regionali della Liguria del 20 e 21 settembre 2020, i fratelli Testa si sono interessati ad ulteriori tornate elettorali – scrivono gli investigatori coordinati dai pm Federico Manotti e Luca Monteverde – in particolare ad elezioni amministrative comunali che si dovranno tenere nei prossimi mesi a Treviglio (BG), Torino e Genova”.

Il deputato Alessandro Sorte, dopo il successo della cena elettorale a Genova, avrebbe proposto ad Arturo Testa di trovare “una sala per realizzare un evento similare in occasione delle elezioni comunali di Treviglio (BG), in programma nel mese di ottobre 2021”.

In una telefonata del 6 ottobre 2020, Angelo Arturo Testa avrebbe detto a Sorte di avere trovato una sala da 120 posti, mentre, se ha bisogno di una sala più grande, bisognerà rivolgersi alla “Muratella”, dove hanno una capienza di circa 150 posti.

Nel corso della conversazione Sorte avrebbe chiesto: “ma, Arturo ma tu c’hai riesini anche a Treviglio?”. Testa, dopo aver risposto affermativamente, avrebbe precisato: “ma saranno una trentina”.

A febbraio Luigi Stracuzzi, politico locale di Treviglio, si sarebbe rivolto a Italo Maurizio Testa e avrebbe domandato: “hai qualche amico nel treviglianese? (…) io farò questa lista civica che correrà assieme alla maggioranza”.

Continuano gli inquirenti: “le elezioni amministrative di Torino si sono svolte nel mese di ottobre 2021. In data 17 maggio 2021 l’onorevole Sorte chiama Arturo Angelo Testa per chiedergli: ‘la tua comunità come è messa a Torino?’ e ottiene la seguente risposta: ‘Come Genova, uguale…. Ti ho detto come a Genova, quindicimila sono a Genova e quindicimila sono a Torino’… allora puoi cominciare a muoverti che c’è… che quando ti vedo ti spiego… mettici un attimo la testa” e l’interlocutore avrebbe risposto: “vediamo cosa cerchi e cosa vuoi vediamo di fare sempre il massimo”.