“La campagna elettorale in Liguria si scalda. L’ex presidente della commissione parlamentare Antimafia ed ex senatore M5S Nicola Morra, candidato alla presidenza della Regione Liguria, è entrato in partita e ha scoperchiato il ‘non detto’ da vero grillino di un tempo, attaccando il Pd con cui ora il M5S è alleato.
E invece di avere una reazione politica il Pd ieri sera ha annunciato querela nei suoi confronti”.
Lo ha dichiarato stamane il prof. genovese Paolo Becchi, commentando il caso Vianello-Orlando-Morra che sta scuotendo la campagna elettorale in Liguria.
“Una medaglia all’onore – ha aggiunto il prof. Becchi – per Morra e per il consigliere comunale di Genova ed ex senatore M5S Mattia Crucioli, che sostiene la candidatura di Morra col suo movimento Uniti per la Costituzione.
Il Pd ha capito che hanno un pericolo inatteso, ma in campagna elettorale si risponde col dibattito pubblico e non con le querele.
Uniti per la Costituzione sta facendo politica, basta con le carte bollate e le querele fatte dalla politica per la politica. Al Pd dico: cercate di vincere pulito se ci riuscite e non con le minacce”.
“Piuttosto che invocare una legge sul conflitto di interessi e minacciare querele – ha spiegato Crucioli – il Pd vigili al proprio interno. Dopo la nomina dell’ex capogruppo in Comune a Genova Alessandro Terrile in Ente Bacini, dopo le nomine dell’ex vicepresidente CSM David Ermini e dell’ex Presidente dell’Autorità Portuale Mario Sommariva nel gruppo Spinelli, il Pd scopre di avere un problema.
Ma Orlando, invece di prendere provvedimenti all’interno del proprio partito, invoca futuribili leggi sul conflitto di interessi.
Quel che è peggio, il segretario ligure del Pd ieri sera ha annunciato querela nei confronti di Nicola Morra, reo di avere evidenziato il problema del conflitto di interessi in casa Pd, stigmatizzando la candidatura come capolista alle regionali di Simone D’Angelo, segretario provinciale genovese del Pd, ma anche responsabile amministrativo e finanziario di una delle società portuali di Vianello, finita nella vicenda giudiziaria per il sospetto di avere regalato un viaggio (con Telepass intestato alla società) a Signorini per le sue ‘scorribande’ a Montecarlo.
Speravo di non dover entrare in quest’ultima vicenda. Tuttavia, di fronte all’annuncio di una querela dal sapore minatorio, non posso esimermi dall’evidenziare l’inopportunità della candidatura di D’Angelo e il contrasto abissale tra dichiarazioni d’intenti e fatti concreti da parte di Orlando.
Quest’ultimo, evidentemente riconoscendo l’esistenza del problema indicato da Morra, asserisce di volere una legge sul conflitto di interessi ,ma nell’immediato non fa nulla in casa propria ed anzi candida chi si trova in una evidente situazione di conflitto di interessi.
Sono dunque costretto a ricordare che l’indagato Vianello (definito da Signorini ‘il capo del Pd in porto’), in un’intercettazione finita sul giornale, vantava il suo collegamento con D’Angelo e Terrile in questi termini: ‘…credo che non ti sfuggirà la forza politica che in questo momento abbiamo… che devo tradurla in forza economica’.
L’annunciata querela a Morra mi costringe anche a ricordare che è il curriculum pubblicato da D’Angelo sul sito del Comune di Genova a specificare che egli è il responsabile amministrativo e finanziario della società Santa Barbara ed è stato responsabile amministrativo e finanziario della società Saria, entrambe di proprietà di Vianello ed entrambe operanti in ambito portuale.
E mi costringe anche a ricordare che nell’intercettazione telefonica tra Vianello e Signorini, che a quanto si apprende dai giornali avrebbe riguardato l’organizzazione di un pranzo con l’amministratore delegato di Autostrade a cui i due intendevano proporre un affare, il primo si esprimeva così: ‘…ci vediamo coi due segretari del partito … vogliamo andare al Provinciale? … ci troviamo anche col segretario regionale e provinciale, ora chiamo, li chiamo tutti a raccolta, sicuramente si muove sicuro…’.
Tale pranzo tra Vianello, Signorini, D’Angelo e Terrile è stato peraltro confermato dallo stesso amministratore delegato di Autostrade.
Ben venga dunque la querela a Morra: sarà l’occasione di portare alla luce tutto il materiale, documentale ed eventualmente testimoniale, che comprova ciò che ha affermato ma soprattutto l’annoso intreccio di interessi tra esponenti di spicco del PD ed imprenditoria in ambito portuale genovese”.
Su fb Crucioli ha anche pubblicato il comunicato stampa della querela diffuso ieri sera dal Pd e il curriculum del capolista alle regionali D’Angelo pubblicato sul sito del Comune di Genova “da cui si evincono i ruoli di ‘responsabile amministrativo e finanziario nelle società di Vianello”.
“Adesso – ha concluso Crucioli – querelate anche me”.
Caso Vianello-D’Angelo-Orlando, il Pd querela ex presidente Antimafia Nicola Morra
Morra: Orlando (Pd) altra faccia medaglia corruttiva e oligarchica in Liguria