“Davvero imbarazzante il tentativo della consigliera regionale Alice Salvatore di scaricare su Regione Liguria, e sul mondo del lavoro, le inspiegabili lungaggini del Governo nel far uscire un decreto di importanza vitale per le imprese italiane”.
Lo ha dichiarato ieri l’assessore regionale al Lavoro Gianni Berrino (FdI) replicando Berrino alla capogruppo regionale del M5S, che a seguito dell’emanazione del decreto Cura Italia ha sollecitato Regione Liguria a concludere gli accordi con le parti sociali per i trattamenti di cassa integrazione in deroga.
“È da una settimana che lo aspettiamo – ha spiegato Berrino – ma non siamo stati certo con le mani in mano: sulla cassa integrazione abbiamo già raggiunto l’accordo quadro necessario con le parti sociali, che abbiamo incontrato per ben tre volte in videoconferenza.
Enti datoriali, sindacati, cooperative, tutto il mondo del lavoro ligure: siamo già tutti pronti, solo Alice Salvatore oggi cade dalle nuvole e fa quella che ‘vigila’.
La prima videoconferenza l’avevamo convocata ingenuamente per lunedì pensando di avere già in mano il decreto: solo oggi abbiamo potuto scrivere gli accordi nel dettaglio facendo riferimento all’atto del Governo.
Manca ancora però la divisione dei fondi per regioni, ammesso che siano sufficienti per le attuali esigenze dei lavoratori.
Forse farebbe bene Alice Salvatore a preoccuparsi di una coperta che già appare troppo corta invece di far finta di battere il tempo a noi o, ancora meglio, potrebbe spendere un po’ della sua indignazione per le mancette previste dal decreto per i lavoratori autonomi con il vergognoso sistema del clic day, ovvero del ‘chi primo arriva bene alloggia’. Non vuole ‘vigilare’ un po’ anche sull’iniquità di queste disposizioni?.
Mentre il nostro sistema delle imprese, di concerto con le istituzioni locali, affronta una crisi senza precedenti mettendo in campo tutta l’energia e lo spirito di adattamento di cui è capace chi nel nostro territorio dovrebbe mostrare la solidarietà del Governo preferisce distinguersi in richiami sterili e inconcludenti, per mascherare incapacità e inerzia”.