“Oggi serve un candidato condiviso che vada nel solco della giunta uscente rispetto a sviluppo economico e rilancio del territorio. Mi spiace siano uscite indiscrezioni su miei pronunciamenti negativi sulla figura di Ilaria Cavo: non è così. È un’ottima deputata ed è stata una bravissima assessora nella giunta di Giovanni Toti.
Detto ciò, le scelte vanno condivise su una pluralità di soggetti.
Altrimenti si creano malintesi a livello territoriale che rischiano di indebolire l’alleanza di centrodestra”.
Lo ha riferito oggi il viceministro genovese del Mit e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi parlando del candidato presidente del centrodestra per le prossime elezioni regionali in Liguria, previste domenica 27 e lunedì 28 ottobre, a margine della presentazione del 64° Salone Nautico internazionale di Genova.
“Non abbiamo tanto tempo davanti, ma le scelte si prendono in cinque minuti. Per me si può scegliere tranquillamente questa settimana. Però non sono io a decidere” ha aggiunto Rixi, che non si sottrae alle domande dei cronisti sui tempi con cui il centrodestra dovrà scegliere il suo candidato presidente in Liguria, dopo che il campo largo ha ufficializzato Andrea Orlando.
“In questa fase di transizione – ha spiegato Rixi – un candidato civico di centrodestra è la scelta migliore. Soprattutto per dimostrare come il centrodestra sia a disposizione del territorio e non voglia mantenere il potere fine a se stesso.
La scelta deve essere fatta così, come abbiamo fatto per il sindaco di Genova o della Spezia. A noi l’onere di fare una sintesi.
In sostanza, occorre un candidato condiviso, che vada nel solco della giunta uscente rispetto allo sviluppo economico e al rilancio del territorio”.
Rixi, ancora una volta, ha poi tolto il suo nome dal tavolo: “Nei sondaggi si fanno i nomi di tante persone, non posso vietare di metterci il mio. Ma non ne faccio un discorso di disponibilità personale, quanto di opportunità per il nostro territorio visto che sono l’unico membro del Governo che la Liguria ha a Roma e non avere un presidio forte per la nostra regione a livello centrale sarebbe un problema, come lo è stato in passato.
Presidiare Roma credo che sia importante. Inoltre, quando prendo in mano delle cose sono abituato a portarle avanti fino in fondo”.
In ogni caso, prova a essere ottimista: “Non vedo grandi problemi nel centrodestra: al di là delle notizie giornalistiche, vedo più tensioni nel centrosinistra. E’ evidente che il trauma che c’è stato in Liguria sulla giunta uscente è stato pesante. Questo fa sì che ci sia la necessità di dare il massimo contributo da parte di tutti: senza danneggiare l’immagine della giunta uscente che ha lavorato molto bene”.
Al sindaco di Imperia ed ex ministro Claudio Scajola, che ha invitato gli alleati di centrodestra a un conclave per decidere il candidato presidente, Rixi ha risposto così: “Noi non mettiamo veti su nessuno. C’è una discussione importante in corso nel centrodestra, come c’è nel centrosinistra. Vedo un forte interesse da parte di tutto il territorio a essere protagonista ed è giusto interessare anche le amministrazioni locali sui candidati che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo della nostra regione”.