Il Comune di Genova si prepara a celebrare il 79° Anniversario della Liberazione con un programma ricco di eventi che si svolgeranno in diverse location della città.
Ecco il dettaglio delle commemorazioni e della storia dell’insurrezione che ha segnato questo importante giorno.
Programma delle Celebrazioni
8:00: Inizio delle celebrazioni al cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone in diversi luoghi simbolici.
10:00: Raduno in piazza della Vittoria (lato via Cadorna) seguito da un corteo che si dirigerà verso il ponte Monumentale. Durante il percorso, saranno deposte altre corone e si terrà la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova.
11:15: Arrivo in piazza Matteotti per i saluti del sindaco di Genova Marco Bucci e del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, seguiti dall’orazione commemorativa tenuta da Sergio Cofferati.
Servizio Navetta:
Il Comune di Genova mette a disposizione un servizio navetta, attivo dalle 9 alle 19, che collega il cimitero di Staglieno a piazza della Vittoria, per consentire lo spostamento ottimale dei partecipanti tra le varie celebrazioni.
Apertura Straordinaria dell’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento
In occasione dell’Anniversario della Liberazione, l’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento sarà aperto dalle 9 alle 19 con ingresso gratuito. Sarà esposta l’originale Atto di Resa delle truppe tedesche, firmato a Genova il 25 aprile 1945, e sono previste visite guidate alle 11 e alle 15. È necessaria la prenotazione tramite telefono o email.
L’insurrezione e l’atto di resa
Il 25 aprile 1945 segna un momento cruciale nella storia di Genova, con l’inizio dell’insurrezione che portò alla liberazione della città dalle truppe naziste.
Questo evento è ricordato come un esempio di coraggio e determinazione da parte dei patrioti genovesi, che con sacrificio hanno garantito la libertà e la democrazia.
Le operazioni militari per la liberazione della città iniziarono la mattina successiva e il CLN regionale assunse di fatto le funzioni di governo.
Onde evitare un bagno di sangue furono contemporaneamente avviate trattative tra il comando tedesco della piazza di Genova e i vertici locali della Resistenza, e nella sera del 25 aprile, presso Villa Migone, il generale Meinhold firmò l’atto di resa.
Si tratta dell’unico caso europeo in cui un corpo di armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane. Quando due giorni dopo arrivarono a Genova, le truppe alleate trovarono la città non solo già liberata, ma anche in condizioni di vita quasi normali, con i tram che circolavano e le case illuminate.
L’insurrezione di Genova venne giustamente definita “insurrezione modello”, ma alto era stato comunque il prezzo pagato dai patrioti genovesi, con 300 morti e 3000 feriti.