“Ora che pare sia caduta definitivamente la volontà di proseguire nel progetto di conversione a turbogas della centrale Enel della Spezia è necessario pensare ai lavoratori della ‘Eugenio Montale’ e alle imprese dell’indotto.
Visto e considerato che nell’asta indetta dal ‘Gestore della rete di trasmissione nazionale’ Enel si è recentemente aggiudicata contratti per 12,9 GW di cui solamente 1,5 GW relativi a capacità di nuova produzione che verrà soddisfatta mediante sistemi di accumulo a batterie e da impianti rinnovabili nonché dal potenziamento e dal rifacimento di alcuni impianti a gas già in servizio, è chiaro che l’azienda non investirà in nuovi impianti a gas.
Accogliamo con piacere la retromarcia di Enel circa il progetto di riconversione a turbogas della centrale spezzina, che ha trovato contrarie le amministrazioni comunali e le associazioni del territorio vedendo iniziative, anche della Lega, per ribadire un chiaro e forte ‘NO’ alla riaccensione dell’impianto.
Pertanto, lo ribadiamo, ora è fondamentale impegnarsi per garantire il futuro occupazionale dei lavoratori della ‘Eugenio Montale’ e delle aziende ad essa collegate.
Per questo motivo abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di confronto con Enel e il Comune della Spezia al fine di valutare la possibilità di riconversione industriale dell’area attraverso un progetto ambientalmente sostenibile, che possa garantire i livelli occupazionali presenti allo stato attuale e possibilmente la sussistenza delle imprese dell’indotto”.
Lo hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega Gianmarco Medusei (presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria) e Stefano Mai (capogruppo).