E’ tornato di nuovo in carcere il 69enne Paolo Bendinelli, il “santone” arrestato lo scorso aprile insieme al 47enne Paolo Oneda, medico chirurgo all’ospedale di Manerbio, per omicidio volontario dopo la morte di Roberta Repetto, la figlia dell’ex sindaco di Chiavari Renzo Repetto.
Secondo l’accusa, avevano tolto un neo alla 40enne presso il Centro olistico Anidra a Borzonasca in condizioni inadeguate.
I due erano finiti in carcere e poi ai domiciliari, accusati anche di violenza sessuale e circonvenzione d’incapace.
La psicologa Paola Dora era stata denunciata e quindi indagata per i reati di circonvenzione e violenza sessuale.
Il “guru” era stato messo ai domiciliari a Firenze, a casa del fratello.
I carabinieri del nucleo investigativo di Genova hanno però scoperto che, attraverso gli account del parente, continuava ad avere rapporti con i suoi ex collaboratori del Centro Anidra.
Per questo motivo, gli investigatori hanno chiesto e ottenuto l’aggravamento della misura cautelare.
I carabinieri hanno anche perquisito l’abitazione e gli hanno sequestrato due computer e tre telefonini. I “device” verranno analizzati per capire se Bendinelli non abbia tenuto i contatti per sviare le indagini, che sono ancora in corso, che lo vedono indagato per circonvenzione di incapace nei confronti di alcune ospiti del Centro Anidra.
Nei mesi Paolo Oneda aveva ricevuto il divieto di esercizio della professione medica.
Secondo gli investigatori, dopo l’asportazione del neo sulla schiena alla donna non fu eseguita alcuna biopsia e venne “curata” con tisane e meditazione, fino alla morte avvenuta nell’ottobre del 2020.