Centro di accoglienza per migranti nel salotto buono di Genova e danni ai residenti.
Vittoria (tardiva) in Tribunale per un abitante dello stabile di via XX Settembre 11, dove nel settembre 2016, ai tempi della giunta Doria, fu imposta la struttura tra mille polemiche.
Il genovese è riuscito a ottenere un risarcimento di 16mila euro per i danni patiti a causa dei rumori continui e delle molestie provocate dagli ospiti stranieri.
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E’ risultato che il fracasso, nell’appartamento di 600 metri quadrati gestito da una cooperativa, andava avanti giorno e notte dal 2016 al 2019 (anno in cui il centro è stato finalmente chiuso).
All’inizio, per placare gli animi, nel palazzo di pregio erano stati ospitati alcuni migranti, che però successivamente erano aumentati fino a 30.
Ora, dopo la lunga battaglia, il proprietario dell’immobile al secondo piano, ovvero sottostante a quello del centro di accoglienza, ha vinto la causa contro il Ministero dell’Interno che dovrà risarcire i 16.533 euro per i danni patiti, certificati dalle perizie mediche e riconosciuti dal giudice.
Al poveretto è stata infatti riconosciuta un’invalidità parziale per 773 giorni al 15% e una permanente al 4%.
Tuttavia, nonostante i fatti, la cooperativa che gestiva il centro di accoglienza non è stata ritenuta responsabile perché, secondo il giudice del Tribunale di Genova, non aveva effettivi poteri di interdizione o di opposizione nei confronti delle cattive condotte dei migranti.
Al momento, nessuno dei contendenti ha impugnato la sentenza.