Il sindaco Romano valuta una nuova ordinanza e pubblica una lettera aperta sul rispetto delle disposizioni anti Covid “a causa dei casi in aumento”. Ecco la lettera aperta
“Cari concittadini, sono desolato nel dover esprimere la mia delusione per il comportamento di alcune centinaia di persone, residenti e turisti, che in questi giorni di zona rossa (specialmente domenica) si sono riversati sul lungomare della nostra cittadina creando anche non pochi assembramenti.
Ricordo che la zona rossa impone il divieto assoluto di uscire di casa, se non per giustificati motivi e muniti di autocertificazione, che non sono certo quelli di andare a passeggiare sul lungomare.
Comprendo che ciò possa comportare un sacrificio, ma è un impegno che dobbiamo rispettare tutti, purtroppo qualcuno non riesce a comprendere che la propria libertà finisce dove iniziano i diritti degli altri.
Come mia abitudine non entro nel merito dei contenuti relativi ai Dpcm che vengono di volta in volta emanati. Il compito di un sindaco non è quello di valutare se le disposizioni governative sono giuste o sbagliate, ma è quello di farle rispettare.
Sto pertanto valutando la possibilità di emettere un’ordinanza che vieti l’accesso al lungomare e alla spiaggia per i prossimi giorni classificati rossi.
Sono certo che questo mio comunicato riceverà delle critiche dai soliti contestatori, ma credo di rappresentare il pensiero della stragrande maggioranza dei cittadini che, seppur a malincuore, le disposizioni le rispettano.
Permettetemi inoltre un’ultima annotazione: più volte ho sostenuto di non voler entrare nel merito scientifico, che non mi compete, sulla gravità o meno della pandemia, però una valutazione credo opportuno farla.
Da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, Ceriale è sempre stata una specie di isola felice, dove si sono sempre contati un numero limitato di contagiati dal virus, anche nei periodi più difficili non abbiamo mai superato i 15/18 casi. In queste ultime settimane siamo in chiara controtendenza. Gli ultimi report pervenuti dall’Asl indicano un continuo crescendo di casi positivi.
Ad oggi contiamo 34 casi accertati e altri 14 in fase di valutazione. A questo numero vanno aggiunte le persone ricoverate in ospedale.
Concludo, quindi, auspicando un comportamento più osservante delle disposizioni legislative, anche se non pienamente condivise: ricordo che la trasgressione può costare un’ammenda da 400 a 1.000 euro”.