Stavano per imbarcarsi per Tangheri. Bloccato connazionale con ordine di carcerazione
Ieri, giovedì 27 agosto 2020, a seguito di un’articolata attività investigativa, la Polizia di Frontiera di Genova ha denunciato tre marocchini che avevano tentato di imbarcarsi sul traghetto in partenza per Tangeri, utilizzando certificazioni mediche false, ma assai elaborate sotto il profilo criminale, che attestavano la loro negatività al tampone CoVid, requisito indispensabile secondo la legge del Marocco per l’ingresso in quel Paese.
I delicati accertamenti sono stati effettuati da alcuni agenti della Polizia di Frontiera genovese specializzati in falso documentale, un pool di specialisti formati ad hoc dall’Agenzia Europea FRONTEX mediante mirati corsi estremamente selettivi che vengono svolti a livello internazionale tra i migliori esperti particolare in materia.
Tale attività si inserisce nell’ambito dei capillari controlli che l’Ufficio genovese della Polizia di Frontiera sta assicurando dall’inizio della fase emergenziale connessa al contenimento del rischio contagi sul territorio nazionale e ligure.
Tale attività, fin dall’inizio del mese di marzo, si è concretizzata nello svolgimento di approfonditi accertamenti anche sulle migliaia di autodichiarazioni, pressoché giornaliere, compilate dai passeggeri in arrivo presso lo scalo marittimo e quello aereo, in modo da evitare che alcuni di questi, poi denunciati infatti nell’ordine di alcune decine, dopo aver reso false dichiarazioni, circolassero liberamente nel territorio del Comune di Genova, contribuendo alla diffusione del virus.
Sempre ieri gli uomini della Polizia di Frontiera di Genova, hanno arrestato un marocchino in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Genova.