E’ Marco Bussetti a prendere il posto di Valeria Fedeli a capo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).
Questa volta ci siamo davvero. Dopo 88 giorni di incertezza e colpi di scena, oggi alle 16 giurerà al Quirinale il nuovo governo. A guidarlo sarà il professore e avvocato fiorentino Giuseppe Conte.
Lega e M5S hanno, infine, trovato l’accordo su un esecutivo che, dopo il “Nein” di Mattarella, recepisce il veto del presidente della Repubblica, scegliendo un nome diverso dal quello controverso del professor Paolo Savona per il Ministero dell’Economia (che sarà invece ministro degli Affari europei).
E hanno così ricevuto il via libera dal Quirinale.
Chi è Marco Bussetti
Il nuovo ministro dell’Istruzione ha compiuto 56 anni lo scorso 28 maggio. Laureato in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattate con 110 e lode alla Cattolica di Milano, Marco Bussetti è stato fino a oggi responsabile dell’ambito X (Milano) dell’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia.
Nel suo passato ha anche un’esperienza come dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Aldo Moro/Corbetta di Corbetta (MI), carica che ha rivestito fino al 2011.
Marco Bussetti è uno dei ministri in quota Lega: sul suo profilo Facebook ha infatti pubblicato diverse fotografie insieme a Matteo Salvini, ma resta pur sempre un tecnico.
Conosce molto bene e dall’interno il sistema scolastico, essendo stato prima insegnante, poi preside e infine provveditore agli studi. E adesso, per completare il suo cosiddetto “cursus honorum”, andrà a sedersi sulla poltrona di viale Trastevere prendendo il posto della tanto contestata ex ministra Valeria Fedeli (Pd).
Il nuovo ministro è chiamato a realizzare quanto previsto nel contratto di governo tra Lega e M5S a proposito di scuola e università.
In primis, Marco Bussetti dovrà mettere le mani su una delle riforme più contestate del governo Renzi, l’odiatissima “Buona Scuola”, la cui abolizione è stata uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale dei pentastellati ai quali si pensava sarebbe spettato il ministero dell’Istruzione. Invece, alla fine, nella definizione degli equilibri interni del Governo Conte si è deciso di assegnare il MIUR in quota Lega.
Il ministro Bussetti è subito atteso da un momento clou dell’anno scolastico delle superiori perché dovrà gestire anche l’imminente Esame di Stato (la storica “maturità”) per i futuri diplomati.
Marcello Di Meglio