La storia del Festival si sovrappone a quella del nostro Paese: è una narrazione che dal 1951 la Rai fa attraverso le canzoni e che parla di tutti noi
La prima edizione condotta da Nunzio Filogamo nel 1951 appunto, fu vinta da Nilla Pizzi con “Grazie dei Fiori”.Trasmesso solo per radio fino al 1954, il Festival è diventato ormai da tempo un evento televisivo in Eurovisione.Fin dai primi anni i suoi brani cominciarono a diventare veri e propri inni che portavano la canzone italiana nel mondo, come accadde per “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno, che vinse nel 1958 in coppia con Johnny Dorelli. La canzone fu la colonna sonora del miracolo economico: in quel periodo il nostro Paese cominciò a “volare” diretto verso un nuovo benessere. Il reddito degli italiani crebbe, i costumi si rivoluzionarono.
Negli anni ’60 si aprì la cosiddetta “era di Mike Bongiorno”, che presentò tutte le edizioni dal 1963 al 1967. Fecero il loro esordio sul palco artisti come Mina, Adriano Celentano, Bobby Solo, Gino Paoli, Umberto Bindi. Nel 1968 la conduzione passò a Pippo Baudo, e tuttora Baudo e Bongiorno detengono il record di edizioni presentate: 13 Baudo e 11 Bongiorno. Tra gli altri illustri conduttori che si sono succeduti sul palco del Festival ricordiamo Corrado, Raimondo Vianello, Paolo Bonolis, Antonella Clerici, Carlo Conti, Fabio Fazio, Simona Ventura, Maria De Filippi.
La manifestazione si è svolta nel teatro del Casinò fino al 1976, successivamente si trasferì al Teatro Ariston. Si sperimentarono nuove formule capaci di interpretare un mondo in trasformazione: si aprì la kermesse alla musica internazionale e sul suo palco si fecero salire ospiti stranieri. Nel 1984, oltre alla categoria Big, furono inserite le Nuove Proposte (o Giovani) e nel 1982 fu istituito un premio della stampa, detto Premio della critica, che dal 1996 è dedicato a Mia Martini.
Le canzoni uscite dal Festival di Sanremo ed entrate nel cuore e nella cultura degli italiani sono innumerevoli: da “Un’avventura” di Lucio Battisti a “Vita spericolata” di Vasco Rossi, da “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti a “Gianna” di Rino Gaetano, da “Mille bolle blu” di Mina a “4/3/1943” di Lucio Dalla. E i gossip, i grandi ospiti, i dibattiti, tutto contribuisce a rendere unica l’atmosfera della manifestazione canora più importante d’Italia.
Rai Direzione Creativa
E’ con grande piacere che accogliamo l’emissione del Ministero dello Sviluppo Economico e di Poste Italiane dedicata alla 70esima edizione del “Festival della Canzone Italiana”.
Festeggiare questo compleanno così importante per la kermesse più conosciuta al mondo è un traguardo che ci riempie di soddisfazione e farlo con questo francobollo celebrativo significa attribuirgli ancora più valore.
Il francobollo rappresenta una vera e propria comunicazione dell’arte, della bellezza e della cultura, perché capace di raccontare la nostra storia e le nostre eccellenze.
E un’emissione celebrativa dedicata ai 70 anni del Festival di Sanremo ha l’importante significato di racchiudere ciò che questo straordinario evento ha rappresentato e rappresenta tuttora per la nostra città, per il nostro territorio, per il nostro Paese, conosciuto nel mondo proprio grazie alla canzone italiana.
Un riconoscimento importante di cui ringraziamo il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste Italiane, per un evento che permette a Sanremo di essere conosciuta come “Città della Musica”.