Teatro Lunaria a Levante presenta all’auditorium san Francesco domenica 10 marzo 2019 alle ore 17 . Viva la vida! a Chiavari. Frida kahlo di Pino Cacucci con Annapaola Bardeloni e la partecipazione di Luisella Tamietto. Montaggio video di Marco Peyrolo. Regia Giovanni Boni e Renzo Sicco. Ingresso libero.
Questo è un monologo scritto per il teatro e portato in scena da Annapaola Bardeloni, attrice italo-uruguaiana che ha mosso i suoi primi passi a Genova, alla scuola di recitazione dello Stabile, per poi spostarsi a lavorare in America Latina, Asia ed Europa.
Annapaola Bardeloni, collabora da anni con Assemblea Teatro con un focus specifico sul mondo teatrale ibero-americano. A lei il compito difficile di trasformarsi in Frida, di immergersi nella sua vita, almeno in alcuni sprazzi, quelli scelti da Pino Cacucci che in Messico si è fermato a lungo e si è appassionato al mito di Frida e Diego Rivera, il suo amore per sempre.
Frida Kahlo è una persona di culto nell’ambiente culturale. Con le esposizioni realizzate nel 2015 a Parigi, Roma e poi Genova, è una donna apprezzata dal vasto pubblico, è anticonformista, femminista anticipando il tempo, amante appassionata; è stata musa e artista, pronta a spezzare le regole, a triturarle, purché il suo essere potesse esprimere quel caleidoscopio di sentimenti che in lei si susseguivano.
Soprattutto è una donna che, in nome della vita, ha affrontato ogni battaglia, ogni sofferenza. Questa è Frida Kahlo, messicana, pittrice e molto altro e a lei benissimo si addice quel “Viva la vida!” scelto da Pino Cacucci per il monologo, edito da Feltrinelli, in cui lascia a Frida il racconto di se stessa e della sua storia. Diego è l’altra faccia di Frida.
Da lui, si reca per mostrargli i suoi primi lavori creati a letto dove l’ha costretta un tremendo incidente. Salva per miracolo, viene letteralmente trafitta da un tubo di ferro che le rompe costole e vertebre. Costretta distesa per anni, incomincia a dipingere, a usare quei colori forti e nitidi, che segnano i suoi lavori. Poi va dal grande “Diego”, attivista comunista e pittore di fama certa.
Dirà un sì entusiasta e tra i due è subito feeling e passione anche politica. Si sposano, lui la tradisce, lei prima sopporta, poi decide di rispondere allo stesso modo, donne o uomini che siano. Si lasciano, si risposano, vanno a vivere in due case comunicanti, uniti eppure divisi. Frida sfida la sua salute fragilissima, cagionevole. Continua a dipingere, a far politica. Non si arrenderà mai. In nome della vita, l’amore più grande.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti Lunaria Teatro 0102477045 – 3737894978 info@lunariateatro.it