La finale del Mondiale del pesto, ma anche la nuova maglia del Genoa e la corsa “contro la violenza sulle donne”
L’ultima giornata del Grand Finale di The Ocean Race si è aperta con la terza edizione di “Corriamo per le donne, le bambine e i bambini”, l’evento promosso dall’associazione Centro per Non Subire Violenza per celebrare il suo 40° anno di vita al servizio delle donne che subiscono violenza e hanno bisogno di aiuto.
Una corsa tra l’Ocean Live Park e piazza Rossetti, passando per Boccadasse, alla presenza di donne, uomini e tante bambine e bambini, tutti insieme per sostenere le donne vittime di violenza e aiutarle a recuperare la loro libertà, autonomia e dignità.
Sul palco centrale si sono ritrovati anche i vincitori del Campionato del pesto al mortaio di ogni tappa della Ocean Race per la grande sfida finale. Al fianco del guru Roberto Panizza si sono ritrovati Christelle Minnar (vincitrice a Cape Town), Bastian Plitz (Aarhus), Wendy Kagan (New Port), Kelly Rocha (Itajai) e Antonio Garrido (Alicante). In gara anche alcuni ospiti internazionali tra cui Patrick Gorringe (Svezia), Marino Palmquist (Svezia), Tiger Brisius (Svezia), Meegan Jones (Australia), Daryl Sidvick (Gran Bretagna), Milo Sweet (Gran Bretagna), Jesse Tuke (Nuova Zelanda). Fra i giurati che hanno deciso il pesto vincitore dell’Ocean Race alcuni chef tra i quali Umberto Squarzati e Paolo Ferralasco, ma anche l’influencer Tommaso Cassissa. Ad aggiudicarsi la gara è stata la sudafricana Christelle Minnar che ha vinto così la partecipazione alla competizione mondiale del pesto a Palazzo Ducale nella primavera del prossimo anno.
“Il campionato è una festa che portiamo avanti da 20 anni – sottolinea Roberto Panizza, ideatore del Campionato mondiale del pesto – per portare avanti la memoria e ricordare che il pesto nasce a Genova con ingredienti e una ricetta precisa.
Nel mondo esistono 380 tipologie di basilico, 60 sono commestibili ma solo una è quella per il vero pesto doc.
In questo nostro giro del mondo parallelo all’Ocean Race abbiamo seminato tanto raccogliendo interesse e passione. Credo sia stata una straordinaria promozione per la nostra città e le nostre eccellenze enogastronomiche”.
Uno dei momenti più importanti delle nove giornate è stato l’Ocean Summit, seguito dall’ultimo “innovation workshop” del Genova Process che ha portato alla stesura della prima bozza di Carta dei diritti fondamentali degli oceani che sarà presentata il 18 settembre all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il documento è il risultato di un lavoro lungo quattro anni durante i quali sono stati coinvolti esperti e governanti di ben 37 paesi, per un totale di 500 partecipanti ai Summit e 150 ai Workshop, provenienti da diverse categorie: economisti, sociologi, biologi, oceanografi, politici, ingegneri, industriali, esperti legali, popolazioni indigene e organizzazioni non governative.
“Ci sono alcuni punti che abbiamo messo come paletti fissi”, sintetizza alla fine del percorso il biologo marino e membro del board del Genova Process Antonio Di Natale. “Abbiamo costruito la cornice con tutta una serie di principi che salvaguardano la funzione dell’oceano, una cosa che finora è mancata a livello internazionale”.
L’ultima giornata dell’Ocean Live Park ha proposto numerose attività, laboratori, eventi sportivi.
“Risorse marine e pesca sostenibile” è il titolo del laboratorio che si è svolto al Padiglione della Sostenibilità mentre sul palco sono stati premiati i partecipanti alla “Gara di Pittura”. Ultima giornata anche per l’annullo filatelico dedicato al Grand Finale. Molto seguito il laboratorio “Un Mare delle Relazioni” curato da CoopDafne così come lo spettacolo teatrale “Un mare senza plastica – L’eco musical” promosso da Iren. Sempre in tema di sostenibilità si è svolto l’incontro “Le città sostenibili” a cura di Helpcode mentre nelle aree sportive di Genova 2024 capitale europea dello sport sono andate in scena le sfide di Hockey Ocean Grand Finale 2023 e del quadrangolare di calcio con polizia municipale, istituzioni, toghe blucerchiate e giustizia rossoblù. Legata al mare anche la nuova maglia del Genoa Cfc che è stata presentata sul palco dell’Ocean Live Park alla presenza dell’Ad Blasquez, del Direttore generale Ricciardella e del giocatore rossoblu Frendrup. A chiudere il villaggio è stata la festa dei Volontari di Genova The Grand Finale che hanno vissuto 9 giornate intense ed interessanti.
“Nove giorni entusiasmanti, una lunga festa per lo sport e per tutta Genova – dichiara l’assessore allo Sport e Turismo Alessandra Bianchi – in questi giorni abbiamo toccato con mano come Genova abbia tutte le carte in regola per ospitare importanti eventi sportivi, che rappresentano una vetrina strategica per l’immagine della città nel mondo e ricadute turistiche che dureranno nel tempo, in ogni stagione dell’anno. La presenza dei ministri Abodi (Sport), Santanché (Turismo) e del presidente del Coni Malagò che ha fatto visita all’area sportiva di Genova 2024 e dello stesso ministro Abodi alla premiazione dei tornei nazionali di tennis e paddle sono il riconoscimento del ruolo di Genova come riferimento per lo sport. Dopo la sfida vinta del Grand Finale di The Ocean Race, siamo pronti per il prossimo grande appuntamento di Genova Capitale dello Sport 2024”.
“Ringrazio tutti i volontari, autentici ambassador non solo del Grand Finale di The Ocean Race ma di tutta la nostra città, che hanno portato e trasmesso entusiasmo non solo all’interno dell’Ocean Live Park ma tra i genovesi e i visitatori – commenta l’assessore al Volontariato Sergio Gambino – vedere tanti giovani e non solo che hanno voluto partecipare in prima linea a un evento di richiamo mondiale, mettendosi a disposizione, con senso civico, ci rende orgogliosi di appartenere a una grande comunità, che vuole crescere e confermarsi sempre di più a livello internazionale”.
“Il Grand Finale ha confermato lo storico legame di Genova con il mare e con tutte le attività ad esso collegate, dallo sport abbracciando tutti i settori della blue economy – dice l’assessore al Mare Francesco Maresca – l’Innovation Village, all’interno del Park, è stato una grande vetrina per le imprese: grande interesse da parte di aziende straniere per le start up presenti e tantissimi visitatori che hanno scoperto, in modo coinvolgente, soluzioni innovative e sostenibili per il mondo del mare, una risorsa ambientale ed economica che vogliamo tutelare perché continui a essere fonte di sviluppo e ricchezza anche per le future generazioni”.