Il presidente Mirco Mastroianni e il direttore Osvaldo Geddo al Tavolo Verde di Albenga.
Un Consorzio di difesa per Albenga e il comprensorio, partecipato dai comuni e dai proprietari di terreni e fabbricati. E’ la proposta rilanciata con forza da CIA Savona al Tavolo Verde che si è svolto ieri nel palazzo comunale ingauno, nel quale sono stati annunciati i lavori di messa in sicurezza del Rio Fasceo e Carendetta: oggi sarà pubblicato l’apposito bando.
Una presa di posizione che arriva dopo gli ultimi allagamenti che hanno interessato la piana albenganese, con danni per le aziende floricole e agricole del territorio, che hanno riguardato vigneti, ortaggi, piante ornamentali e produzione floricola.
Il tema, all’ordine del giorno dell’incontro, è stato discusso al tavolo dal presidente CIA Savona Mirco Mastroianni e dal direttore Osvaldo Geddo ed è stato preso in esame dall’assessore Silvia Pelosi, che ha condiviso la richiesta della CIA savonese ad assegnare un incarico professionale per vedere forme e modalità del Consorzio di difesa, organismo in grado di tutelare il settore agricolo da maltempo ed eventi calamitosi.
“Il Comune di Albenga, con la collaborazione delle associazioni agricole, valuterà se vi siano le condizioni per crearlo e quali funzioni operative potrà avere” afferma il presidente Mastroianni.
“Indubbiamente gli interventi di messa in sicurezza di rii, corsi d’acqua e la manutenzione del territorio sono indispensabili per la piana albenganese e per tutto il nostro comparto, tuttavia pensiamo sia necessario un passo ulteriore e strutturale, a garanzia di tanti imprenditori locali: il Consorzio è una soluzione percorribile e attuabile, a garanzia di un settore fondamentale per la nostra economia che non può rimanere in balia di situazioni meteorologiche avverse”.
“Inoltre, il Consorzio potrebbe arginare e risolvere le problematiche relative agli interventi, anche perché, come ribadito nell’incontro di ieri, quando non si agisce per somma urgenza tempistiche e burocrazia rappresentano una doppia criticità che danneggia ancora l’agricoltura del nostro comprensorio: auspichiamo, quindi, di partire concretamente con questo progetto” conclude Mastroianni.