Venerdì 2 giugno con partenza da Arquata Scrivia ed arrivo in via XX Settembre. La “pedalata in sicurezza” l’1 giugno
Una pedalata alla vigilia per ricordare Davide Rebellin e insegnare a tutti quanto sia importante la sicurezza sulle strade per i ciclisti.
Poi la 84esima edizione del Giro dell’Appennino, nel giorno della Festa della Repubblica venerdì 2 giugno, regala novità e conferme.
A partire dal passaggio alla Guardia (terzo anno consecutivo) che impreziosisce una gara di 200 chilometri molto nervosi con 2.800 metri di dislivello.
“Stiamo preparando un Giro dell’Appennino ad altissimo livello agonistico – ha spiegato Enrico Costa, presidente dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo, nel corso dell’ormai tradizionale presentazione della corsa all’Acquario -. Ci aspettiamo tanta gente sulle strade come nelle ultime edizioni sia lungo le strade dell’Alessandrino, con la partenza da Arquata Scrivia per ricordare Mino De Rossi, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952, recentemente scomparso; sia lungo le prime rampe della Bocchetta e poi verso la Guardia che ha fatto la selezione negli ultimi due anni.
Attraverseremo tanti paesi dove il passaggio del Giro rappresenta un appuntamento carico di fascino e storia. Il decimo arrivo in via XX Settembre sarà il modo migliore per concludere un’altra giornata di festa e di sport”.
Dopo il raduno ad Arquata Scrivia ci sarà il trasferimento davanti allo stabilimento Elah Dufour dove avrà luogo la partenza ufficiale.
Il Giro dell’Appennino non dimentica come sempre il passato: doveroso quindi il passaggio davanti al Museo dei Campionissimi a Novi e a Pasturana teatri di molti raduni delle ultime edizioni.
Il Passo della Castagnola dopo 55 Km sarà la prima asperità della giornata.
Dopo Giovi e Crocetta d’Orero arriverà la parte decisiva della corsa: prima i tornanti lungo la Bocchetta con pendenze anche al 18%.
Poi a Pietralavezzara si volterà a sinistra per andare verso la Guardia: pendenze del 7 e 8% per arrivare al muro di 500 metri con pendenze al 21% nella zona di Lencisa.
Discesa in picchiata verso Genova con passaggio sotto il Ponte San Giorgio, Sopraelevata e poi gran finale in via XX Settembre.
Cinque i GPM per un dislivello complessivo di 2800 metri. La cima più alta della corsa è posta alla Guardia a 733 metri. I km nella città metropolitana di Genova sono 141, pari al 71% del totale. Nel 2022 furono 126,7 (66%), nel 2018 92 km (46%).
Giro dell’Appennino: l’arrivo in via XX Settembre
L’Appennino arrivò in via XX Settembre per la prima volta nel 1999, la seconda nel 2011, quindi nel 2012, nel 2014, poi dal 2018 al 2023.
Un’altra novità riguarda i traguardi volanti: i premi saranno distribuiti ai primi cinque ma in virtù della classifica complessiva dei traguardi.
Il miglior piazzamento complessivo all’84° Giro dell’Appennino sommato al 60° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua sesta edizione.
Il Giro dell’Appennino non dimentica neppure i grandi campioni che hanno partecipato alla corsa. Uno di questi, Davide Rebellin, ancora tra i primi 20 lo scorso anno al Giro dell’Appennino all’età di 51 anni , ucciso da un tir in un incidente mentre andava in bici.
Il ricordo a Rebellin con la Pedalata in Sicurezza
A Rebellin sarà dedicata la Pedalata in Sicurezza dell’1 giugno: hanno già aderito Edita Pucinskaite alla quale verrà assegnato l’Appennino Rosa, e Gilberto Simoni , già compagno di squadra di Davide Rebellin, che pedalerà alla Bocchetta nel ventennale del suo record tuttora imbattuto.
La pedalata (partenza ore 9.45 dal Centro Commerciale L’Aquilone con arrivo al passo della Bocchetta) si svolgerà, alla presenza dell’Assessore alla Mobilità del Comune di Genova, Matteo Campora, anche con la presentazione di una buona pratica di “prova di sicurezza” tra alcuni ciclisti, un bus messo a disposizione da AMT e un furgone per la consegna delle merci di Coop Liguria.
“Nel ciclismo c’è un’attenzione nuova al tema della sicurezza, per chiunque usi la bicicletta per sport, passeggio o diporto. Purtroppo l’attenzione non è ancora sufficiente se dobbiamo in questi ultimi tempi piangere le vite di tanti ciclisti, dai super atleti a non noti amatori o ragazzi o semplici diportisti. Uno per tutti Davide Rebellin e tanti altri tra cui amici dell’U.S. Pontedecimo hanno perso la vita falciati da un automezzo; e quanti feriti, anche in modo gravissimo – ha ricordato Enrico Costa -. Con questa iniziativa vogliamo porre l’accento sul problema e far vedere esempi virtuosi di come è possibile convivere sulle strade con i diversi mezzi”.
Oltre alla Pedalata dell’1 giugno tante le iniziative collaterali. Nella serata di giovedì 1 giugno la tradizionale Serata di Gala al Cabannun a Campomorone nel corso della quale sarà consegnato l’Appennino d’Oro a Bruno Reverberi che alla soglia degli 81 anni è ancora alla guida della squadra che ha fondato e che dal 1982 milita nel Ciclismo Professionistico. Con quello in corso ha partecipato a 41 edizioni del Giro d’Italia, un record assoluto, vestendo tutte le maglie, vincendo anche una classifica finale a squadre, vincendo tappe e diverse classiche, comprese tre vittorie al Giro dell’Appennino, con Giuliano Figueras, Sonny Colbrelli e Giulio Ciccone.
Nella stessa giornata della corsa, venerdì 2 giugno, appuntamento alle 14.30 sotto lo striscione dell’Ultimo Chilometro per la pedalata aperta a tutti i bambini fino all’arrivo.
Sempre il 2 giugno al Palazzo della Borsa si terrà la seconda edizione dell’EXPO dell’Appennino “Sport, turismo, gastronomia – Assaggio di Liguria, aspettando l’arrivo del Giro dell’Appennino”, con la collaborazione della Camera di Commercio di Genova.
Sul palco – a conferma del ruolo del Giro dell’Appennino come evento di promozione del territorio – ad accogliere i vincitori e le autorità ci saranno il Basilico Dop dell’Azienda Agricola Paolo Calcagno e fiori e frutta provenienti dai Mercati del Centro Agroalimentare di Genova grazie al sostegno di Società Gestione Mercato.
Sabato 3 giugno alle 9.30 invece a Villa Serra a Sant’Olcese torna l’appuntamento con il convegno medico , promosso insieme al Comune di Sant’Olcese, “In salute sull’Appennino. Nel cuore del ciclismo: dalla prevenzione alla gestione dell’emergenza” con il coordinamento scientifico del Prof. Cristiano Novelli, cardiologo e Medico dello Sport.