Crescono i timori in Cina per il cosiddetto “contagio di ritorno”.
I responsabili della Commissione sanitaria nazionale ieri hanno segnalato 20 nuovi contagi, di cui 4 a Wuhan (focolaio del Covid-19) e 16 importati dall’estero (saliti a 111 totali), che sono risultati in maggioranza per il secondo giorno di fila.
I morti in più sono 10, tutti nell’Hubei, la provincia di cui Wuhan è capoluogo.
Altri 1.370 pazienti sono stati dimessi venerdì dagli ospedali, portando la percentuale di guarigione sugli 80.844 contagi certi, all’82,76%.
Tra i 16 nuovi casi importati dall’ estero e accertati sabato, 5 sono relativi a Pechino, 4 allo Zhejiang, 3 a Shanghai e al Gansu, e uno al Guangdong.
Tutte le municipalità e le province interessate dal fenomeno hanno rafforzato i protocolli sugli accertamenti sanitari dei visitatori in arrivo dall’estero, soprattutto da Paesi duramente colpiti dal coronavirus.
Secondo il bollettino quotidiano della Commissione sanitaria nazionale cinese, con i 1.370 pazienti dimessi ieri dagli ospedali, i guariti in Cina si sono portati a 66.911.
Mentre sui contagi complessivi di 80.844, la quota di decessi è di 3.199 unità.