Era il lontano 1974 quando la genovese Bianca Costa decideva di avviare un progetto di recupero per persone tossicodipendenti: nasceva il CEIS.
Oggi la struttura compie cinquanta primavere e, nell’ambito della solidarietà e dell’intervento sociale, vede oggi una struttura complessa e articolata su differenti settori.
A celebrare l’evento, l’organizzazione genovese ha realizzato una giornata di studio e di celebrazione a Palazzo Ducale nel cuore della Superba.
Un convegno dal titolo “Costruire il mondo nuovo: solidarietà, accoglienza e intervento sociale”, che ha visto la partecipazione di soggetti pubblici e privati di ambito internazionale.
I lavori, coordinati da Stefano Arduini, direttore della rivista Vita, hanno preso avvio con i saluti istituzionali delle autorità locali.
A seguire, una serie di interventi quadro su prevenzione, accoglienza ed economia sociale che hanno fatto da sfondo a testimonianze e tavole rotonde in tema appunto di dipendenza e prevenzione ma anche legate ad accoglienza ed economia civile.
Al termine dei lavori, un buffet per i partecipanti con taglio rituale della torta. Una sala gremita ha seguito con attenzione le parole dei partecipanti che a più riprese hanno ribadito la necessità di un intervento informativo e preventivo soprattutto nell’ambito delle dipendenze e come tutti gli attori della scena sociale siano a vario titolo coinvolti.
In questo senso, il CEIS di Genova rappresenta oggi un’eccellenza, punto di riferimento per il privato sociale italiano. Roberto Polleri