I pm della Procura di Genova oggi hanno chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sull’avvocata genovese Valeria Valerio (moglie del capogruppo regionale Ferruccio Sansa e nuora del magistrato ed ex pretore d’assalto Adriano Sansa) e per un frate indagati nella vicenda di una presunta circonvenzione di incapace.
Ora bisognerà aspettare la decisione del gip e l’eventuale ricorso della controparte.
La donna e il prete erano stati indagati per questo reato ai danni di una facoltosa anziana di Bogliasco che aveva lasciato in eredità due polizze da centinaia di migliaia di euro ai due.
Secondo la pm Eugenia Menichetti quanto fatto da Valerio e dal frate sarebbe corrisposto “alla volontà dell’anziana, che si è liberamente autodeterminata”. Inoltre “non vi è la prova che la donna sia stata vittima di una qualche circonvenzione da parte dei due indagati, che verosimilmente sono state le persone che le sono state più vicine negli ultimi anni della sua vita, fornendole la compagnia che cercava”.
Tuttavia, non “può negarsi – ha aggiunto la pm – che la condotta di Valerio (diversamente da Achille Boccia) abbia creato allarme nei vari direttori di filiale delle banche e, prima ancora, nell’amministratore di sostegno. L’insistenza e le modalità con le quali chiedeva (o pretendeva) risposte erano certamente censurabili, agendo in veste di avvocato, poiché non ha mantenuto quella pacatezza e quel distacco che dovrebbero accompagnare la professione forense”.
A seguito dell’indagine erano scattate critiche politiche e sui social network contro il marito consigliere regionale, che proprio in quei giorni, a sua volta, aveva attaccato il vicepresidente di Regione Liguria Alessandro Piana (Lega), il quale, nonostante fosse del tutto estraneo alla vicenda, era stato ingiustamente coinvolto nell’inchiesta della Procura di Genova su presunti festini a base di escort e cocaina in un villino di Apparizione.
Il comportamento di Ferruccio Sansa, peraltro, era stato stigmatizzato da tutti gli altri consiglieri regionali che avevano detto “no” al linciaggio mediatico e politico.
L’inchiesta sulla moglie di Sansa era nata dopo la denuncia dell’amministratore di sostegno dell’anziana.
La pm aveva chiesto e ottenuto una misura interdittiva temporanea, fino a febbraio 2024, dalla professione di avvocato per Valerio, emessa dal gip, e a un obbligo di firma per il religioso.
Era stato anche sequestrato un conto corrente di Ferruccio Sansa cointestato con la moglie.