“#iorestoacasa per amore del Paese, della famiglia, di mio padre novantenne. Tutti dobbiamo avere grande senso di responsabilità, seguire le indicazioni delle Istituzioni e sperare che presto questo brutto momento passi”.
Lo ha dichiarato nei giorni scorsi su fb la senatrice Monica Cirinnà (Pd).
Per alcuni commentatori sui social network è la “rivalutazione” dello slogan di Benito Mussolini.
L’anno scorso l’ultrà del Pd era stata criticata da molti (anche nel Pd) per avere partecipato alla manifestazione dell’otto marzo con il cartello “Dio Patria Famiglia che vita de merda”.
“Non sono per niente pentita – aveva poi in sintesi riferito Cirinnà – quello è un motto fascista, con la visione della donna chiusa in casa. Nel contesto di quella manifestazione e in questi tempi in cui in Parlamento ci sono oscurantisti, mi sembrava perfetto rivendicare un grido di libertà”.