A due giorni dalla sfida contro il Cittadella, esordio nella Serie BKT 2019/2020, il tecnico spezzino Vincenzo Italiano analizza così il momento dei suoi ed i temi del match: “Contro il Sassuolo ottenute buone condizioni, con la squadra che ha concesso molto meno rispetto alla gara contro la Sampdoria, creando diverse occasioni e dimostrando di essere in netta crescita, nonostante l’avversario fosse di categoria superiore.
Voglio una squadra propositiva, coraggiosa, che fin da sabato dimostri il proprio valore, senza paura di avere campo alle spalle, ma che sappia giocare corta ed aggressiva.
In gruppo stanno quasi tutti bene, ad eccezione di Acampora, Mastinu e Bidaoui, quindi ho tante scelte possibili.
Galabinov sta recuperando la condizione, si è allenato molto bene, è un calciatore che in Serie B può davvero fare la differenza, ma è chiaro che vista la propria struttura abbia bisogno di qualche tempo per essere al top della forma, soprattutto dopo i problemi avuti nell’ultimo periodo; ad un giocatore come lui non si può chiedere di attaccare costantemente la profondità dato che non è nelle sue corde, ma è un ragazzo sempre pronto a sacrificarsi e che se viene supportato da una squadra capace di giocare a calcio nella metà campo avversaria, può essere letale.
Il Cittadella? Realtà di spessore, una delle partite più difficili che potevano capitare, sarà un esame duro, ma ci siamo allenati bene e siamo prontissimi ad affrontare un campionato difficile e imprevedibile come la Serie B; squadra che come tutte ha pregi e difetti, dobbiamo esser bravi a metterli in difficoltà, imponendo il nostro gioco fin dall’inizio.
Questo è un gruppo affiatato e rodato, la base è quella della scorsa stagione, ma sono cambiati i concetti e si sono aggiunti calciatori da inserire, pertanto normale che i margini di crescita siano ancora ampi.
Il portiere? Abbiamo due ottimi elementi, Scuffet è arrivato per andare a coprire una casella che dal punto di vista tecnico era scoperta, ma come per tutti gli altri ruoli, saranno gli allenamenti e le prestazioni a dire chi dovrà giocare; la competizione è uno dei punti cardine delle formazioni che ambiscono a lasciare il segno e noi quest’anno abbiamo voluto fortemente che in tutti i ruoli ci fossero coppie di giocatori di grande qualità, pronti a lottare per una maglia da titolare.
Gyasi? Un ragazzo con un’intelligenza calcistica fuori dal comune, un elemento importante nello spogliatoio, così come in campo, ma fino all’ultimo nulla è scontato dal punto di vista della formazione e mi prenderò tutto il tempo necessario per scegliere al meglio.
Il mio Spezia? Se continua a crescere ed a mantenere questo spirito, può togliersi grandi soddisfazioni, ma per ora dobbiamo pensare solo a migliorare quotidianamente”.