Oltre di 11mila liguri hanno già aderito alla richiesta di una class action da 4,5 miliardi di euro contro Autostrade per l’Italia per ottenere un risarcimento di 3.000 euro ciascuno per i danni d’immagine, economici e sociali subiti a causa del tragico crollo del Ponte Morandi (43 vittime) e dei conseguenti cantieri autostradali infiniti, che penalizzano la Liguria.
Lo hanno riferito oggi i consiglieri regionali Ferruccio Sansa e Roberto Centi, promotori dell’azione affidata allo studio legale dell’avvocato e consigliere comunale genovese Mattia Crucioli (ex M5S).
“Un’udienza al Tribunale di Roma il 14 ottobre dovrà valutare l’ammissibilità della class action più grande della storia d’Italia – ha spiega Crucioli – entro 30 giorni ci sarà la pronuncia, in caso di ammissibilità si aprirebbe la fase delle adesioni”.
“In Liguria c’è stato il tentativo di inciuciare con Aspi, invece noi cerchiamo di inchiodare Aspi alle sue responsabilità” ha affermato Sansa.
Le pre adesioni sono state raccolte attraverso il sito www.classactionautostrade.org.