Fortissime le differenze territoriali in Italia sul fronte dei prezzi al dettaglio. E’ quanto emerge da uno studio diffuso oggi dai responsabili del Codacons che, sulla base dei dati provinciali sull’inflazione diffusi dall’Istat, ha elaborato la classifica ufficiale delle città dove i prezzi sono cresciuti di più a marzo e le relative ricadute di spesa sulle famiglie in base ai consumi medi dei cittadini residenti.
“Genova – hanno spiegato dal Codacons – è la città dove l’inflazione è cresciuta di più nel mese di marzo, con un tasso del +9,8% annuo.
Fanalino di coda Potenza, dove i prezzi aumentano solo del +4,8% in un anno.
A Bolzano e Milano le ricadute più pesanti, con la famiglia ‘tipo’ che a causa dell’inflazione spende oltre 2.200 euro in più su base annua.
Il ribasso dell’inflazione registrato a marzo rispetto ai mesi precedenti è purtroppo solo una illusione ottica determinata dal calo delle tariffe di luce e gas.
Per i beni più acquistati dalle famiglie, come alimentari e carrello della spesa, i prezzi crescono a ritmi ancora molto sostenuti, incidendo in modo pesante sui bilanci familiari”.