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Cold case Nada Cella: dopo 28 anni rinviati a giudizio Cecere, Soracco e la madre

Omicidio Nada Cella, dopo 25 anni una nuova indagine
Nada Cella (foto di repertorio fb)

Cold case Nada Cella. Dopo quasi 30 anni in tre finiscono a processo per la morte della segretaria 24enne  uccisa il 6 maggio 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco, dove lavorava a Chiavari.

Il processo si aprirà in Corte d’Assise il 6 febbraio 2025 a Genova.

E’ un colpo di scena perché la decisione è arrivata oggi dalla Corte d’Appello, che ha accolto il ricorso della pm Gabriella Dotto contro il non luogo a procedere della gip Angela Maria Nutini, la quale non aveva ravvisato reali e concreti nuovi elementi di prova a carico degli indagati.

E’ stata quindi rinviata a giudizio per il presunto omicidio Anna Lucia Cecere, l’insegnante che si era poi trasferita in provincia di Cuneo, accusata di avere ucciso la donna per una presunta gelosia.

A processo finiscono anche il commercialista Marco Soracco e l’anziana madre Marisa Bacchioni, accusati di favoreggiamento.

Tutti e tre si sono sempre dichiarati estranei ai fatti contestati.

Il fascicolo era stato riaperto nel 2021 dopo la rilettura dei vecchi atti da parte della criminologa Antonella Delfino Pesce e dall’avvocata della famiglia Sabrina Franzone.

L’inchiesta era stata affidata dalla pm Gabriella Dotto agli investigatori della Squadra Mobile di Genova.

Per la Procura, Cecere (difesa dagli avvocati Giovanni Roffo e Gabriella Martini) avrebbe ucciso Cella perche’ voleva prendere il suo posto al lavoro e nel cuore di Soracco.