Sentita in procura
Recenti sviluppi nel caso dell’omicidio di Nada Cella, la segretaria brutalmente uccisa nel 1996 nello studio del commercialista Marco Soracco a Chiavari, portano alla luce una nuova testimone chiave. Lo riporta Ansa Genova.
La testimone, identificata durante un supplemento di indagine condotto dalla pm Gabriella Dotto presso la procura, secondo quanto riporta Ansa, è stata sentita a gennaio.
Le sue dichiarazioni sono state importanti dopo la richiesta di rinvio a giudizio e la fissazione dell’udienza preliminare.
Secondo quanto emerso, la testimone avrebbe confermato che Marco Soracco e Annalucia Cecere si conoscevano e frequentavano, alimentando sospetti su un possibile coinvolgimento della Cecere nell’omicidio di Nada motivato da gelosia e rabbia.
Nell’udienza preliminare tenutasi ieri, la Cecere (difesa dall’avvocato Giovanni Roffo), Soracco e sua madre Marisa Bacchioni (difesi dall’avvocato Andrea Vernazza) sono stati imputati di favoreggiamento e false dichiarazioni al pm.
La decisione sul rinvio a giudizio o il proscioglimento degli imputati è prevista per il primo marzo.
Parallelamente, le indagini si concentrano sulla donna che nel 1996 telefonò alla Bacchioni, segnalando di aver visto la Cecere la mattina dell’omicidio scappare dal palazzo.
Attualmente, tre segnalazioni sono considerate più attendibili e stanno diventando oggetto di indagine da parte della criminologa Antonella Delfino Pesce e dell’avvocata Sabrina Franzone. Una di queste indicazioni porta a una donna che potrebbe aver lavorato nella vicina casa di riposo Morando, nei pressi della chiesa di San Giacomo di Rupinaro.