Colpi in banca nel Tigullio e banda di romeni che vivevano nel campo nomadi di Sarzana. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova nei giorni scorsi hanno stretto il cerchio intorno alla banda che nella nottata del primo dicembre dell’anno scorso fece irruzione all’interno della filiale della Banca Popolare di Lodi (Banco di Chiavari) a Moneglia per compiere un furto.
Intorno alle 2, dopo aver divelto la porta di ingresso principale ed una seconda porta interna, i malviventi entrarono in banca con l’obiettivo di portare via le casse “cash-in”. Quindi, forzate facilmente le due piccole casseforti, i ladri portavano a termine l’azione delittuosa in pochi minuti allontanandosi con il bottino, in seguito quantificato in circa 27mila euro.
Alcune ore dopo, quattro romeni, che risultavano vivere nel campo nomadi di Sarzana, furono controllati ad un posto di blocco dei carabinieri all’uscita del casello autostradale a Brugnato ed in seguito sottoposti al fermo di indiziati di delitto in ragione dei gravi indizi di colpevolezza emersi durante la perquisizione.
I quattro romeni, tre dei quali ufficialmente residenti a Viareggio, non seppero fornire una ragionevole spiegazione e sotto al sedile fu trovata la somma di 4.200 euro in banconote di vario taglio e attrezzi atto allo scasso.
Inoltre, il successivo sopralluogo lungo l’ipotetico itinerario di fuga dei malviventi, ripercorso a ritroso dai Carabinieri, permise il rinvenimento di tre mazzette arrotolate di banconote in vario taglio, per complessivi 10.500 euro, lanciate dal veicolo in marcia dopo aver notato la presenza dei Carabinieri, nonché numerosi indumenti e scarpe utilizzati dai malviventi durante il colpo.
Il numero di indumenti rinvenuti (superiore alle quattro unità) e il disavanzo di circa 10mila euro tra quanto complessivamente rubato e quanto rinvenuto, rapportato anche all’ammontare delle mazzette arrotolate a circa 3/4mila euro ciascuna quale ripartizione in quote dell’intero bottino, fecero presupporre che i quattro fermati non fossero gli unici componenti della banda di malviventi.
La supposizione investigativa ha trovato pieno riscontro nella successiva attività d’indagine che oggi ha portato all’arresto di altri romeni. Si tratta di un 39enne con precedenti specifici, un 32enne incensurato e di un 29enne con precedenti specifici, rintracciati tra le province di Lucca e Pistoia. Un quarto straniero è risultato irreperibile e risulta tuttora attivamente ricercato anche al di fuori dei confini nazionali.