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Donbass, combatte a fianco degli indipendentisti contro occupanti ucraini: arrestato

Manifestanti indipendentisti e filo-russi nel Donbass (foto di repertorio)

Un foreign fighter italiano, che ha combattuto a fianco dei patrioti indipendentisti e filo-russi contro gli occupanti ucraini nel Donbass, ieri è stato arrestato dai carabinieri del Ros, su ordine della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, appena sbarcato all’aeroporto di Malpensa.

Si tratta di un 29enne di Rovereto, latitante da anni insieme ad altri italiani impegnati a combattere per la liberazione del Donbass dagli ucronazisti e nazionalisti del Governo Zelensky, che non ha rispettato gli accordi di pace di Minsk e in quella regione, anche con l’intervento dei soldati ucraini del battaglione filonazista Azov, ha messo in atto massacri e nefandezze di ogni genere.

Trasferito a Genova, il combattente 29enne è stato immediatamente interrogato alla presenza del suo avvocato Massimiliano Luigi Scialla, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Secondo l’accusa e quanto ricostruito dai militari del Ros di Genova, coordinati dal sostituto procuratore genovese Federico Manotti, il giovane avrebbe combattuto, dal 2016 a oggi, a fianco dei patrioti indipendentisti e filo-russi dietro compenso. Inoltre, avrebbe partecipato “ad azioni, preordinate e violente, dirette a mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale del Governo ucraino, Stato estero dì cui non era cittadino né stabilmente residente, senza far parte delle Forze armate di alcuna delle parti in conflitto”.

L’inchiesta aveva portato all’individuazione di altri combattenti stranieri, ma il 29enne era rimasto in Donbass insieme ad altri volontari italiani.

Già nel 2019 erano stati condannati tre dei sei combattenti reclutati per la guerra in Donbass, scoperti grazie a un’indagine sugli skinheads in Liguria.

Gli indagati sui quali pende un mandato di arresto europeo risultano una quindicina.