Venerdì 11, in seguito al rigetto del ricorso in Cassazione, è diventata definitiva ed è stata immediatamente eseguita la sentenza della Corte d’Appello di Genova che ha condannato N.T., un sanremese di 63 anni, a 7 anni e 9 mesi di reclusione per violenza sessuale e atti sessuali con minorenni per fatti accaduti dal 2004 al 2013 ai danni delle figlie.
L’attività di indagine è stata svolta dagli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di Sanremo sulla base della denuncia presentata nel 2013 da una delle figlie, oggi trentatreenne ed ormai residente all’estero, per abusi sessuali subiti da lei e da sua sorella durante la loro infanzia.
La giovane aveva narrato di aver subito per anni gli abusi del padre che, in molti casi, esercitava su di loro anche altre forme di pressione psicologica nonché la minaccia di ulteriori violenze in caso di rifiuto o di rivelazione degli abusi, come quella di fare duri lavori in campagna al freddo.
Solo con il tempo, crescendo e con l’aiuto di specialisti, la donna aveva trovato il coraggio di confidarsi e poi di denunciare i continui abusi del padre quando aveva scoperto che anche sua sorella più piccola aveva subito gli abusi del padre.
L’uomo era stato condannato già in primo grado dal Tribunale di Sanremo, ove il processo si era svolto nel 2017, sentenza poi confermata presso la Corte d’Appello di Genova; in data 10 settembre, con il rigetto dell’ultimo ricorso in Cassazione, si aprono per l’uomo le porte del carcere ove è stato condotto dagli agenti della Sezione Investigativa e dove dovrà scontare la pena detentiva.